Molte persone vanno letteralmente pazze per i tartufi, così come molti altri mammiferi, che grazie al loro infallibile fiuto sono in grado di scovare l'appetitoso fungo con precisione chirurgica. I cani da tartufo non sono però gli unici animali a essere in gradi di stanarli sottoterra, da oggi – a sorpresa – entrano nel club anche gli uccelli. Un nuovo studio condotto dai ricercatori dell'Università della Florida ha permesso di scoprire che due uccelli piuttosto comuni in Patagonia consumano regolarmente tartufi e trasmettono le loro spore riproduttive attraverso le feci, contribuendo così alla loro dispersione. La ricerca è stata appena pubblicata sula rivista Current Biology.
A differenza degli altri funghi che crescono in superficie, i tartufi vivono completamente sottoterra. Per potersi riprodurre e disperdere le loro spore hanno necessariamente bisogno di un aiutino da parte degli animali. Così, quando un animale tira fuori dal terreno il tartufo per mangiarlo, contribuisce involontariamente anche alla sua propagazione. Fino a oggi si pensava però fossero solo i mammiferi a farlo, invece adesso sappiamo che anche gli uccelli possono ricoprire questo ruolo.
Il tapaculo di Chucao (Scelorchilus rubecula) e l'huet huet golanera (Pteroptochos tarnii) sono infatti i primi uccelli in assoluto a entrare nel club dei degustatori di tartufi. Sono due specie piuttosto comuni negli habitat forestali della Patagonia, e quanto apre non solo mangiano tartufi, ma sembrano anche cercarli in modo mirato. In passato si pensava che questi uccelli mangiassero solamente invertebrati, semi e frutti, e nessuno si era mai accorto che consumassero invece anche i funghi.
I ricercatori stavano rastrellando la foresta proprio per studiare i funghi, ma si sono accorti che questi uccelli continuano a seguirli e a controllare le aree in cui avevano scavato. Successivamente hanno iniziato a notare sui tartufi dei chiari segni di beccate, fin a quando non hanno visto coi loro occhi un uccello mangiarne uno proprio di fronte a loro. A quel punto era inevitabile provare a indagare più a fondo e così gli scienziati hanno iniziato a raccogliere le feci di questi uccelli.
Analizzandole hanno trovato tracce di DNA di tartufo nel 42% dei campioni di tapaculo e nel 38% di quelle dell'huet huet. Hanno anche usato una speciale tecnica al microscopio per analizzare le spore e per capire se fossero ancora vitali anche dopo essere state espulse. I test hanno dato esito positivo, suggerendo quindi che anche questi uccelli contribuiscono alla dispersione nella foresta dei funghi.
Secondo i ricercatori questa nuova scoperta apre nuovi scenari sulle interazioni tra questi organismi, fino a ora mai esplorati. Potrebbero esistere funghi e tartufi che si sono evoluti proprio per attirare gli uccelli, come succede per esempio con i fiori e gli insetti impollinatori. Il prossimo passo sarà quindi scoprire proprio se e come questo è avvenuto. Alcuni dei tartufi mangiati dagli uccelli, per esempio, sono colorati e sembrano assomigliare a delle bacche. Magari è proprio per questo che sono così simili, ma solo ulteriori studi potranno confermare questa affascinante ipotesi.
La foto di apertura, un esemplare di tapaculo di Chucao, è stata scatta da Flavio Camus