È ormai risaputo che l'utilizzo degli strumenti non è un'abilita esclusiva della nostra specie, ma al contrario, è piuttosto diffusa in diversi gruppi animali come primati e uccelli. Tra questi, uno dei comportamenti più complessi per gli animali non umani è lo schiacciamento delle noci con uno strumento a martello, per ora dimostrato in natura solo in alcune specie come scimpanzé selvatici (Pan troglodytes), cebi dai cornetti (Sapajus apella) e macachi di Giava (Macaca fascicularis aurea).
Un team internazionale di ricercatori ha voluto indagare se questo comportamento è presente anche in altre specie di primati non umani come ad esempio gli oranghi di Sumatra (Pongo abelii) e del Borneo (Pongo pygmaeus), già noti per la loro grande capacità di risolvere problemi nuovi. Dato che in natura queste due grandi scimmie non hanno molte opportunità per manifestare questo atteggiamento, il team ha voluto verificare se, in condizioni di cattività, il comportamento emergeva spontaneamente nel momento in cui venivano presentati loro gli strumenti idonei e quali sono i meccanismi che ne stanno alla base. La ricerca è stata recentemente pubblicata su American Journal of Primatology.
Lo studio: quattro oranghi hanno utilizzato gli strumenti per aprire le noci
I ricercatori hanno studiato 12 individui di orango, sia di Sumatra che del Borneo, quattro che vivono allo zoo di Lipsia in Germania e gli altri ospitati nello zoo di Zurigo in Svizzera. Hanno fornito loro il materiale necessario per aprire le noci: un blocco di legno con la funzione di incudine, due tronchi con funzione di martello e delle noci di macadamia.
Inizialmente non hanno dato loro nessuna indicazione su quello che dovevano fare né su come dovevano farlo. In questo modo, hanno potuto verificare se gli oranghi acquisivano spontaneamente il comportamento, senza copiarlo da altri e senza essere addestrati. In questa fase, solo uno dei quattro oranghi di Lipsia è riuscito a rompere le noci, dimostrando così l'emergenza spontanea del comportamento. Successivamente, i tre oranghi che non avevano avuto successo nel compito, sono stati sottoposti ad una sessione dimostrativa in cui potevano osservare l'altro individuo aprire le noci con il martello.
Anche in questo caso però non hanno utilizzato gli strumenti ma, al contrario, hanno tentato di aprire le noci con i denti o con il pugno. Una procedura simile è stata utilizzata per gli oranghi di Zurigo, in cui, sebbene sette individui hanno tentato di rompere le noci con il martello senza successo, solo tre hanno acquisito spontaneamente la tecnica di schiacciamento delle noci con il martello senza disporre di alcuna dimostrazione.
Gli oranghi imparano ad aprire le noci con il martello grazie alle loro flessibili capacità cognitive
Questa ricerca ha dimostrato che quattro oranghi in cattività sono riusciti a schiacciare ed aprire le noci senza osservare gli altri e senza che nessuno glielo abbia insegnato. In ambiente selvatico questo comportamento non è mai stato osservato, probabilmente perché non è un comportamento necessario per la loro sopravvivenza né queste due specie hanno la necessità o la possibilità di utilizzare questi strumenti per aprire le noci.
I ricercatori suggeriscono quindi che non è un comportamento fissato nella genetica e quindi istintivo, ma, probabilmente, grazie alla loro capacità di problem solving e di riconoscimento del problema, ossia che i gusci racchiudono del cibo e che possono essere rotti con la forza, e la motivazione giusta per metterlo in atto, il comportamento può emergere spontaneamente a livello individuale.
Probabilmente inoltre, suggerisce il team, il motivo per cui gli adulti non hanno mostrato questo comportamento è dovuto al fatto che sono abbastanza forti da rompere i gusci con i denti attraverso il morso e quindi non hanno bisogno di utilizzare il martello. Gli oranghi sembrano infine acquisire il comportamento di schiacciamento delle noci con un martello grazie all'apprendimento individuale, alla predisposizione genetica e alla flessibilità delle capacità cognitive di cui dispongono.