Nel Regno Unito è stata approvata la decisione di utilizzare la carne coltivata in laboratorio come cibo per animali domestici. È stato dato il via libera infatti alla startup Meatly per la produzione di pollo coltivato per cani e gatti al fine di diminuire la produzione industriale di cibo proveniente da altri esseri viventi.
In questo modo si vuole foraggiare un mercato in crescita, quello del pet food, con alimenti più sostenibili ed etici, riducendo l’impatto ambientale e le preoccupazioni sul benessere degli animali associati alla fornitura di carne per il consumo di cani e gatti.
La carne coltivata in laboratorio, secondo la procedura dell'azienda a cui è stato dato mandato, viene prodotta attraverso l'estrazione di un piccolo campione di cellule da un uovo e poi con l'arricchimento attraverso nutrienti essenziali e la successiva coltivazione delle cellule. Questa metodologia – secondo quanto assicurano gli esperti – comporta che che il cibo sia sano e privo di OGM, antibiotici, agenti patogeni dannosi, metalli pesanti e altri contaminanti. L'azienda britannica inizierà le prove nel mese di agosto, in un momento storico in cui la previsione di crescita del mercato mondiale del cibo per animali domestici è del 5% quest'anno fino a raggiungere i 151 miliardi di dollari, secondo la società di ricerca Statista.
L'approvazione è arrivata dal Dipartimento per l'ambiente, l'alimentazione e gli affari rurali (Defra) e dall'Agenzia per la salute degli animali e delle piante (Apha). Questa decisione rende il Regno Unito il primo paese europeo ad autorizzare la carne coltivata in laboratorio per gli animali domestici mentre nello stesso Paese non è stato ancora dato il via libera per prodotti ottenuti da cellule coltivate destinati al consumo umano.