Nel corso del 2020, un piccolo fossile di mascella appartenuto ad un rettile era stato scoperto in una formazione rocciosa vicino al lago Grapevine, poco fuori Dallas.
In un primo momento gli scienziati avevano pensato che il reperto, lungo 5 centimetri, potesse appartenere a un piccolo di coccodrillo, risalente a 96 milioni di anni fa, in pieno periodo Cretaceo. Dopo aver analizzato meglio la dentatura al microscopio, eliminando il fango con delle speciali pinzette, hanno però compreso che si tratta in verità della mascella di un piccolo dinosauro: un erbivoro ornitopode. Così si sono susseguiti diversi studi che solo recentemente hanno portato alla pubblicazione di un articolo sul Journal of Vertebrate Paleontology.
Il nome che hanno scelto gli scienziati per identificare l'animale è Ampelognathus coheni, in onore sia del volontario che lo ha trovato durante lo scavo, Murray Cohen, che della città vicino a cui è stato trovato il fossile. Oltre ad essere un ornitopode, Ampelognathus coheni era anche la specie sorella del gruppo composto da Thescelosaurus e Iguanodontia, due dei più importanti dinosauri erbivori che all'epoca vivevano negli stati meridionali degli Usa.
L'esemplare scoperto a Dallas era probabilmente un cucciolo in procinto di entrare nell'età adulta ma in generale la sua specie non era grande come gli altri suoi parenti. Secondo infatti le descrizioni ufficiali date dagli esperti, questo dinosauro era lungo circa un metro e ottanta, pesava tra i 20 e i 60 chili e in generale le sue dimensioni non superavano quello di un cane di taglia grande e media. La vita di questa piccola creatura non doveva essere fra le più semplici: le sue ridotte dimensioni la esponevano ai costanti attacchi dei grandi predatori che vivevano nel Texas preistorico e visto che era probabilmente una delle specie più piccole, subiva inoltre la competizione con le specie erbivore più grandi.
Il "piccolino" ha però un primato: è il primo piccolo dinosauro erbivoro ad essere stato scoperto in Texas e in tutti gli Stati Uniti meridionali: una notizia importante perché consente agli esperti di conoscere meglio l'ecosistema presente in queste regioni durante il medio Cretaceo.
All'interno dell'articolo, gli scienziati hanno spiegato come la dentatura appuntita che disponeva questo animale non era utile per cacciare altri animali ma era abbastanza efficiente per strappare le foglie dalle fronde della vegetazione arbustiva che all'epoca doveva sicuramente coprire la riva del tratto di mare interno. Un'area, quest'ultima, che divideva il Nord America in masse continentali orientale e occidentale: un mare poco profondo ma così tanto vasto che in pratica bagnava tutta la superficie degli stati centrali dell'USA.
Ron Tykoski, principale autore dello studio e presidente del Perot Museum of Nature and Science di Dallas, ha spiegato che era da molto tempo che i paleontologi non scoprivano un nuovo dinosauro dal giacimento fossilifero del lago Grapevine. L’ultima volta infatti che erano riusciti a trovare una nuova specie era stato nell'ormai lontano 2010.
«La scoperta di questo fossile sta effettivamente iniziando a fornirci la migliore istantanea della vita nell'America a est della Seaway – ha detto Tykoski, commentando l'articolo – Avevamo previsto che in questa zona avrebbero dovuto vivere dinosauri e animali erbivori, ma non riuscivamo a trovarli. Ora questo ritrovamento ci permette di sperare di recuperare altri specie negli anni a venire».
Secondo Christopher Noto, l'altro autore della scoperta, «dare un nome a una nuova specie, per quanto essa sia piccola, è sempre emozionante, perché significa che stiamo aggiungendo nuove informazioni alla scienza».