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4 Novembre 2023
17:59

«Ami gli animali? Fai  la cosa giusta, tieni in affido un trovatello». Il bando del Comune di Cabras

Con questo annuncio su Facebook, il Comune di Cabras, in Sardegna, chiede ai cittadini di supportare l’azione dell’Amministrazione contro il super affollamento dei canili, una piaga causata dagli ancora innumerevoli abbandoni che sull’isola non accennano a diminuire.

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«Ami gli animali? Fai  la cosa giusta: iscriviti al Registro comunale dei volontari e delle associazioni e tieni in affido un trovatello per 30 giorni. In questo modo eviterai di farlo alloggiare in canile in attesa che si trovi una famiglia adottiva. Tutte le spese saranno a carico del Comune, dovrai solo occuparti di garantirgli tanto affetto». Con questo annuncio su Facebook, il Comune di Cabras, in provincia di Oristano in Sardegna, chiede ai cittadini di supportare l’azione dell’Amministrazione contro il superaffollamento dei canili, una piaga causata dagli ancora innumerevoli abbandoni che sull’isola non accennano a diminuire.

Il Comune, per evitare almeno che gli animali finiscano in un rifugio chissà per quanto tempo, preferisce così trovare per loro un luogo più piacevole dove vivere e sentirsi meno soli mentre si cerca una famiglia definitiva. Il bando per trovare persone disposte a dare un po’ del loro tempo e del loro amore agli animali abbandonati è attivo e peraltro è stato prorogato il termine ultimo per la presentazione delle domande di iscrizione.

A proporre l’allungamento dei tempi di adesione è stato l’Assessore alla Cultura, Carlo Trincas, con la speranza che possano diventare più numerose le candidature: «Sono davvero convinto dell’importanza di questa iniziativa, perché la ritengo un atto di responsabilità e di crescita culturale per l’intera comunità. Il benessere animale è alla base di questo progetto e l’obiettivo che questa amministrazione si prefigge è quello di evitare il più possibile la permanenza nel canile comunale, garantendo a tutti gli animali vaganti un alloggio, anche se temporaneo, prima dell’adozione».

Non sbaglia l’assessore a promuoverlo come un progetto dall’alto valore civico anche se, allo stesso modo, non è sbagliato porsi la domanda se non ci sia il pericolo che il cane nel periodo in cui si trova in affido si affezioni troppo alla famiglia che lo ha accolto, rischiando una volta trovata la famiglia definitiva, di riprodurre il trauma del distacco già subito con l’abbandono. La risposta, secondo gli esperti, è che sicuramente in un mondo migliore di quello in cui viviamo, un cane avrebbe gli stessi umani di riferimento per sempre. Nel nostro mondo, invece, gli animali vengono abbandonati e allora stare con persone che offrono lor rispetto e cura è comunque sempre meglio della vita in canile.

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Simona Sirianni
Giornalista
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