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20 Dicembre 2022
12:06

Ambulatori veterinari sociali, primo passo per la mutua per gli animali in Piemonte

L'iniziativa della Regione Piemonte intende sostenere le persone più vulnerabili che, per la mancanza di risorse economiche non riescano a curare o a mantenere il proprio animale, spesso unico loro punto di riferimento e affetto familiare. Un contributo utile anche alla lotta contro il fenomeno degli abbandoni.

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Il Piemonte pioniere nella cura degli animali d'affezione delle persone più in difficoltà. La Regione ha approvato il progetto che prevede la nascita, entro il 30 giugno, di 6 ambulatori veterinari sociali che offriranno alle 260mila persone seguite dai servizi sociali prestazioni sanitarie gratuite ai loro animali d’affezione.

«Per noi questa approvazione è importantissima», dice a Kodami l’assessora regionale con delega, prima in Italia, al Benessere animale, Chiara Caucino. «Proprio in questo momento storico credo sia fondamentale riuscire a dare la giusta attenzione non solo agli animali d’affezione nello specifico ma anche a coloro che li accolgono e fanno parte delle fasce deboli. Chiaramente il sogno sarebbe quello di aiutare tutti coloro che hanno deciso di far entrare un animale in famiglia, ma purtroppo al momento non è possibile».

La Regione ha almeno voluto dare un segnale forte di essere a fianco dei più deboli e dei più fragili: «Sono queste le categorie a cui noi ci stiamo rivolgendo, a quegli individui che sono seguiti dai servizi sociali e quindi hanno una sorta di vulnerabilità maggiore che può essere economica, psicologica o sociale».

Un'iniziativa che a catena porterà anche altre conseguenze positive secondo l'assessora: «Prima fra tutte quella di evitare gli abbandoni che molto spesso avvengono – in queste situazioni – non per volontà ma per necessità. Per chi si trova in difficoltà economica, per esempio, affrontare delle visite veterinarie o delle cure per il proprio amico diventa impossibile e quindi non sapendo come fare decide suo malgrado di abbandonarlo. Con questa iniziativa la nostra ambizione e speranza è che possa evitare tutto questo».

L’iter ha preso il via nella mente della Caucino qualche mese fa: «L’idea mi è venuta confrontandomi con il presidente di un’associazione di Biella che ha realizzato, sempre con un contributo della Regione Piemonte, un’iniziativa molto interessante che si chiama “Impronte di prossimità”. In pratica si tratta di uno sportello rivolto ai più fragili affinché possano disporre più facilmente di informazioni, accompagnamento e sostegno per quanto riguarda gli animali d’affezione».

Poi si è trasformato in qualcosa di più: «In questo ultimo anno, offrendo a queste persone e famiglie la possibilità di rivolgersi allo sportello per i propri animali, si sono potuti scoprire 40 nuclei che non erano conosciuti né seguiti dai servizi sociali e si è così potuto prenderli in carico per dare loro tutto il supporto necessario anche in altri ambiti che non fosse l’accudimento degli animali».

Lo sportello si è trasformato in una sorta di osservatorio dello stato di disagio generico della città: «Esattamente e, soprattutto, permette ai servizi sociali che non riescono ad agganciare per le vie ordinarie certi nuclei più restii a chiedere aiuto di farlo attraverso questa modalità. Le persone infatti si rivolgono per un servizio di sostegno al proprio animale al quale sono affezionati spesso molto di più che agli esseri umani. Pensiamo agli anziani, ai disabili, a tutte quelle persone fragili che vedono nel proprio amico l’unico punto di riferimento, l’unico vero affetto nella propria esistenza. Come dice il presidente di Impronte di prossimità se non fosse per questo tipo di supporto, queste persone non potrebbero mai permettersi di curare il proprio animale. E allora mi sono detta: bisogna intervenire assolutamente ma a livello regionale».

L’assessora così ha promosso una serie di ricerche tra tutte le Asl piemontesi per capire la situazione: «Ci siamo resi conto che un servizio così non esisteva e quindi abbiamo creato il bando, arrivando appunto all’attivazione nei prossimi sei mesi del nuovo anno dei 6 ambulatori su tutto il territorio regionale. È un punto di partenza, per carità, ma molto importante: grazie a queste strutture tutta una serie di servizi fondamentali per il benessere dell’animale come esami, visite, vaccinazioni saranno totalmente gratuiti».

Non si può ancora definire “mutua per gli animali”, però, perché tra i servizi non passano anche i medicinali, il cui costo è un aspetto rilevante per un pet mate. Ma l'assessora dichiara che la direzione è quella: «Possiamo considerarlo il primo, importante, passo per arrivarci infatti i sei ambulatori, pur diventando una realtà strutturale, saranno anche una sorta di sperimentazione che ci permetterà di comprendere quanto può funzionare il servizio e quanti ne usufruiranno, calibrando così sempre meglio le necessità. Il mio sogno sarebbe davvero quello di realizzare una vera e propria mutua, però finché dobbiamo far riferimento solo alle nostre forze, non credo riusciremo a farcela. Sarebbe bello che lo facesse qualcuno a livello nazionale. Ritengo però che con la nostra sperimentazione sia stato messo un primo paletto importante».

«Dalla rete di veterinari regionali mi è stato confermato che sono i primi ambulatori in Italia strutturati in questo modo – aggiunge Caucino – Ovvero dove la gratuità di alcuni servizi è totale è dove l’elemento innovativo rispetto agli altri esistenti è che sono i primi direttamente indirizzati alle fasce più deboli».

In quanto a innovazione, la Regione Piemonte possiede anche un altro primato: Caucino è stata la prima assessora regionale in Italia con delega al Benessere Animale: «È da pochi mesi che ho questa delega per me importantissima e che ho chiesto insistentemente al presidente Cirio per ben due anni. Infatti, è una delega più comunale, ma mi sono sempre domandata perché non avesse un rilievo regionale. E, infatti, si è rivelata fondamentale e la mia speranza è che altre Regioni seguano la nostra iniziativa perché credo che sia importantissimo coordinare a livello regionale le politiche legate alla tutela degli animali d’affezione, tanto che stiamo lavorando anche a un Testo Unico».

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Simona Sirianni
Giornalista
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