È una vera e propria forma di maltrattamento, significa rompere il patto implicito di prendersi cura di un essere vivente che ha bisogno dell’umano per la sua sopravvivenza. Ma nonostante questo l’abbandono non è ancora stato debellato e anzi, il fenomeno cresce ogni estate a dispetto anche della legge che lo considera un reato. Ma visto che la legge non sembra essere un deterrente, sensibilizzazione ed educazione sono le uniche armi a disposizione di chi non vuole più vedere o recuperare animali legati sotto il sole terrorizzati e ansimanti, e che quindi ogni anno torna a far sentire la propria voce a difesa di questi innocenti.
È quello che fa la campagna #AMAMIeBASTA messa a punto da LNDC Animal Protection e Anas che nasce con l’obiettivo di ricordare il grave impatto che questo gesto può avere in primis sull’animale che lo subisce, ma anche sul resto della società. Perché se l’abbandono è una crudeltà per gli animali è al tempo stesso una minaccia per la circolazione stradale. Ancora di più con l’arrivo dell’estate e delle vacanze e del forte incremento del traffico.
L’iniziativa si concentra sul contrasto degli incidenti provocati sulle strade dall’abbandono e invita ogni persona che incontri un animale vagante che rappresenti un pericolo per la circolazione a informare le Forze dell’Ordine al numero unico di emergenza 112. Per le strade di competenza Anas, è possibile amche segnalare la presenza dell’animale al numero verde “Pronto Anas” 800.841.148. Nel caso, poi, si assista direttamente all’abbandono è davvero fondamentale prendere il numero di targa del veicolo in modo da segnalarla alle autorità e facilitare l’identificazione del responsabile.
Quest'anno anche Ferrovie dello Stato si è unita quest’anno a supportare le campagne anti-abbandono: Trenitalia ha, infatti, agevolato le vacanze delle famiglie permettendo di far viaggiare gratis gli animali domestici anche di media e grossa taglia a bordo di Frecce, Intercity e Regionali, tutti i giorni della settimana.
LNDC Animal Protection, è una delle realtà associative più attive grazie ai suoi oltre 2.000 tra volontari e attivisti dislocati sul territorio italiano e proprio grazie a questa struttura capillare, nel 2022 ha soccorso 38.220 animali, garantendo cura, assistenza e protezione a più di 51.745 vittime di abbandono e maltrattamento, con l’obiettivo primario di trovare a ognuno una famiglia.
Ma purtroppo c’è ancora molto da fare: basta guardare i dati rilevati dal Ministero della Salute che mostrano che in molte regioni, soprattutto del Sud, il randagismo ha raggiunto livelli drammatici ed è spesso fuori controllo e i cani abbandonati continuano ad alimentare la popolazione vagante e soprattutto i cuccioli che riescono a sopravvivere ai pericoli della strada, una volta adulti, rappresentano un ulteriore serbatoio di randagi.