Altro che mangia-rifiuti: i gabbiani urbani preferiscono pesce e frutti di mare, se possono scegliere

Un esperimento ha dimostrato che i gabbiani che crescono mangiando rifiuti e cibo "urbano" preferiscono comunque magiare pesce e frutti di mare, se possono scegliere.

12 Luglio 2024
15:39
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Quante volte abbiamo visto un gabbiano in città rovistare tra la spazzatura, afferrare il cibo dalle mani delle persone o persino mangiare ratti e piccioni? Il segreto di questi uccelli diventati ormai abitanti fissi delle città, sta anche nella loro estrema adattabilità e, diciamolo, nell'essere poco schizzinosi in quanto a dieta. Eppure, un nuovo studio ha svelato un lato sorprendente di questi abitanti alati dei centri urbani: nonostante la loro apparente adattabilità alle risorse alimentari cittadine, i gabbiani preferiscono ancora una dieta a base di pesce e frutti di mare, se possono scegliere.

I ricercatori dell'Università di Exeter hanno condotto un esperimento molto particolare con alcuni pulli di gabbiano reale nordico (Larus argentatus) – la versione nordeuropea del nostro gabbiano reale (L. michahellis) – precipitati dai tetti di varie città della Cornovaglia, nel Regno Unito. Questi piccoli sono stati accuditi e allevati in cattività (prima di essere liberati) e nutriti con due tipi di dieta: una "marina", composta principalmente da pesce e cozze, e una "urbana", che includeva soprattutto pane e cibo per gatti.

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Per determinare le preferenze alimentari dei pulli, veniva presentata loro una scelta tra tutti e quattro i cibi, disposti in diverse ciotole. E i risultati sono stati molto chiari: indipendentemente dalla dieta che avevano seguito fino a quel momento, i gabbiani hanno dimostrato una netta preferenza per il pesce e le risorse marine. I i 27 piccoli allevati al centro di recupero avevano accesso al cibo tutto il giorno, ma metà di loro riceveva cibo urbano l'80% delle volte e fe quello marino "solo" il 20% de tempo, mentre l'altra metà seguiva una dieta opposta.

Tuttavia, quando venivano offerti tutti e quattro i tipi di cibi contemporaneamente, entrambi i gruppi preferivano sempre il pesce, e quelli che assaggiavano il pane o cibo per gatti raramente poi non continuavano a mangiarlo. Quasi sempre lo lasciavano lì. Emma Inzani, principale autrice dello studio e ricercatrice al Centre for Ecology and Conservation dell'Università di Exeter, ha spiegato: «Gli alimenti associati agli esseri umani sono spesso presenti in modo affidabile e facili da reperire, ma quando il pesce è disponibile, lo preferiscono chiaramente».

Nonostante la loro reputazione di accattoni urbani, i gabbiani reali in Regno Unito sono considerati a rischio, a causa del costante declino delle loro popolazioni. La diminuzione delle riserve ittiche nelle acque britanniche, unita alla facilità di accesso ai rifiuti urbani, potrebbe perciò spiegare perché questi uccelli investono meno energia nella ricerca di cibo in mare e si rifugiano in città. Ricerche precedenti avevano già dimostrato che i genitori spesso dedicano più tempo a cercare cibo in mare una volta che si schiudono le loro uova, probabilmente per fornire i nutrienti migliori per la crescita dei pulli.

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Queste preferenze alimentari per le risorse marine per i pulli cresciuti al centro di recupero, potrebbero quindi anche rafforzare il comportamento osservato nei gabbiani adulti verso una dieta più marina e "naturale" una volta che nascono i piccoli. E come ha sottolineato anche la coautrice Neeltje Boogert: «Gli animali possono vivere e sfruttare le aree urbane per i tanti rifiuti alimentari umani. Tuttavia, questo non significa necessariamente che prosperino o che preferiscano questo cibo, piuttosto stanno cercando di fare il meglio in una situazione sfavorevole».

Questo studio apre quindi nuove strade per comprendere meglio come le scelte alimentari nei primi anni di vita possano influenzare poi il comportamento e la salute futura dei gabbiani adulti, e più in generale degli animali urbani. Ma dimostra soprattutto che, i tanti "odiati" gabbiani che vivono in città, con tutta probabilità non gioiscono mangiando spazzatura, panini e piccioni. Semplicemente, anche loro fanno quello che possono con quello che trovano per trovare il loro piccolo posto nel mondo accanto a noi.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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