L’amicizia di un cane è proverbiale. Ma lo è anche la sua empatia. In Croazia un Alaskan Malamute ha riscaldato con il suo pelo un alpinista ferito. Lui si chiama North, è ha 8 mesi. Il suo compagno umano aveva deciso, il primo giorno dell'anno, di andare sul Monte Drago, nelle Alpi Bebie. Con lui altri due suoi amici e, appunto, proprio il cane.
I quattro erano arrivati in vetta senza alcun problema, ma la discesa è stata davvero pericolosa. North percepisce che quel ghiaccio era scivoloso per lui, si blocca e guarda il suo pet mate che, nel frattempo, si era mosso per cercare di aiutarlo. I due, però, non ce la fanno e scivolano in un crepaccio. Gli amici non sanno come fare, sono agitati e preoccupati, ma si rendono conto che entrambi sono vivi. L’uomo è gravemente ferito: si è rotto una gamba e una caviglia. Non riesce a muoversi ma fa freddo. Molto freddo.
Lui riesce a mettersi in sicurezza e l'Alaskan Malamute capisce che è in difficoltà, così si avvicina a lui. Gli altri compagni chiamano i soccorsi ma, nel frattempo, il sole è tramontato. Gli esperti dell’Hgss Gospic arriveranno in 27, compreso un medico, dopo cinque ore. I soccorsi sono stati ostacolati dalla neve, dal ghiaccio e dalle frane che hanno bloccato i sentieri. Tutto si stava facendo molto complicato, anche perché la sfida è stata tutta per evitare l’ipotermia. Pare che lo sapesse bene anche North, che si è accovacciato sull’amico ferito e che, in questo modo, lo ha tenuto in caldo. La sua pelliccia lo ha aiutato a superare le ore difficili steso nella neve.
«Quando abbiamo iniziato il trasporto abbiamo visto che non sarebbe stato possibile trasportare la vittima e il cane insieme. Poiché il cane era illeso, è stato preso in carico da uno dei soccorritori», spiega il responsabile dell’Hgss, Josip Brozicevic. Ma anche in quel momento, nonostante la situazione, North non si è mai voluto staccare dal suo pet mate. Le foto lo ritraggono mentre i due vengono trascinati via. Un'alleanza, quella tra uomo e cane, che non si separa.