Alcuni sono riusciti fuggire, altri sono dispersi, altri ancora sono stati ritrovati e salvati: non si contano più cani, gatti, mucche, capre, cavalli e tantissimi altri animali coinvolti nella tragica emergenza scatenata in Toscana dalla furia del maltempo, che vede salire di ora in ora il bilancio delle vittime uccise dall’impetuosità della esondazioni.
La macchina dei soccorsi, messa in moto immediatamente insieme a quella della solidarietà procede senza sosta: associazioni e cittadini si stanno attivando in tutti i modi per tirare fuori dal disastro umani e animali. Per questi ultimi, in prima linea l’Unità d’emergenza della LAV che con l’ambulanza veterinaria e il pick-up messi a disposizione dai volontari della sede di Prato, è riuscita a raggiungere le situazioni più difficili strappando dall’acqua e dal fango decine di animali.
Al momento sono stati portati in salvo 28 tra conigli, pappagalli e cavie, 3 pecore in ipotermia, 4 cani, un pony e una tartaruga con il guscio spaccato, ma gli interventi di salvataggio e assistenza agli animali e ai loro familiari, continuano senza tregua. Sono tutte storie di grande coraggio che ad ascoltarle fanno comprendere quanto più di ogni altra cosa la solidarietà possa essere determinante anche nelle tragedie. Ci sono le tre pecore gravide, salvate la prima notte dall’acqua alta e dall’ipotermia per le quali i volontari hanno allestito come stallo temporaneo al rifugio Chico Mendes di Campi Bisenzio, un recinto esclusivo in modo che possano rimettersi completamente in sesto.
Ci sono i 4 cani salvati la prima notte ai quali, una volta dimessi dall'osservazione, verranno trovati luoghi sicuri e pieni d’amore dove si spera dimenticheranno la paura dell’acqua che stava per sommergerli e farli affogare. C’è il gallo nero come la pece sul tetto di un capanno da due giorni individuato e raggiunto il più velocemente possibile, immergendosi nell’acqua fangosa e trasportato al sicuro su una tavola galleggiante.
E poi c’è la grande colonia di conigli a Campi Bisenzio, zona ampiamente colpita, dove i volontari, calato un po' il livello dell'acqua, sono andati a cercare quelli feriti o bisognosi di cure. Animali vivi e apparentemente in buona salute ce n’erano ancora, ma purtroppo c’erano anche diversi corpi annegati. Una scena già vista al Parco Franco Agosto di Forlì durante le alluvioni di quest'anno in Romagna.
La gestione degli animali da compagnia in questi giorni di alluvione e post disastro in Toscana è davvero difficile, ma tutte queste storie raccontano anche qualcosa di molto bello e cioè di quanto le persone vogliano fortemente restare insieme ai loro amici anche in situazioni dove si rischia la vita. Sui social sono tantissime le immagini di persone che trasportano i propri animali con mezzi di fortuna, anche in braccio nuotando nel fango per portarli all’asciutto.
Purtroppo, ovviamente, sono anche tanti gli appelli angosciati sia di chi ha smarrito il proprio animale scappato perché terrorizzato, sia di chi ha trovato cani che vagavano in strada e non sa di chi siano. Per chi dovesse essere in questa situazione, su Facebook il gruppo “Animali smarriti Toscana” è un luogo importante di scambio di informazioni. LAV e le associazioni, comunque, di certo non intendono lasciare indietro nessuno e per questo continueranno a rispondere alle chiamate e a monitorare la situazione. Sperando di salvare più animali possibili e di aiutare più umani possibili.