Ancora silenzio sulla sorte dei cani all'interno dell'allevamento lager di Casaluce, nel Casertano. Nonostante l'appello per salvare gli animali, le Forze dell'Ordine non sono ancora riuscite a entrare nella struttura. Il Partito Animalista Italiano ha chiesto quindi al Procuratore Capo di Napoli Nord di intervenire per salvare gli animali che rischiano di morire di inedia. Quasi 500 cani all'interno dell'allevamento continuano a essere in pericolo.
«Cani evidentemente malati rinchiusi dentro gabbiette per conigli, Golden Retriever pieni di escrementi, e Volpini di Pomerania senza peli e in gabbie per uccelli». È questo ciò che ha visto Carmine Munno, del Partito Animalista Italiano (Pai), quando è riuscito a entrare nell'allevamento di Casaluce.
Della vicenda si è interessato anche il vicepresidente della Camera, Sergio Costa, sollecitando l'intervento dei Carabinieri Forestali. «In Italia ci sono ancora troppi casi come quello denunciato del Pai – aveva dichiarato a Kodami – Non è accettabile per un Pese civile. La tutela degli animali è elemento di progresso e di cultura. Sto seguendo il caso per ottenere giustizia». A cinque giorni di distanza, però tutto è ancora immobile.
I responsabili locali del Partito Animalista stanno segnalando da tempo alla Procura e ai Carabinieri la necessità di prelevare gli animali e di affidarli alle associazioni animaliste, molte delle quali hanno già dato la disponibilità gratuita a prenderli in custodia per tutto il tempo delle indagini.
«La vicenda nasce oltre un mese fa – spiegano dal Pai – dopo denunce e segnalazioni, Asl e Polizia giudiziaria hanno potuto appurare come una struttura di Casaluce gestisca animali in un vero e proprio canile lager». Munno ha riportato alle autorità come «alcuni cani e cuccioli sono stati trovati morti, forse vittime della fame, già a settembre, quando sono interventi gli operatori dell'Asl».
Per sbloccare la situazione, il Partito Animalista, attraverso il responsabile dell'ufficio legale, Cristiano Ceriello, è intervenuto con un suo esposto, e pochi giorni fa anche i Carabinieri Forestali sono intervenuti arrivando davanti alla struttura senza però poter entrare. Per farlo, manca ancora un ultimo passaggio che è nelle mani del Procuratore Capo di Napoli Nord. «Chiediamo il suo intervento immediato», fa sapere il Pai che ha inviato al Procuratore la richiesta di avocazione delle indagini o di incontrare “ad horas” le associazioni.
«Ogni minuto è prezioso. Si aspettano quindi le prossime risposte della Procura di Napoli Nord confidando di poter portare in salvo tutti gli animali del canile lager di Casaluce», sottolinea Ceriello.
Mentre la giustizia aspetta, però, gli animali sono ancora lì, non si sa bene in che condizioni. Immagini dall’alto fatte da volontari hanno mostrato lo stato di grave insicurezza della struttura, i cui box sono realizzati con lamiere e grate di ferro.