Ci sono degli animali da salvare e il tempo rimasto è pochissimo. Se, infatti, nessuno si offrisse di occuparsi di 101 bovini, 60 cavalli, 7 asini e 6 muli, in provincia di Novara, prendendosene cura a titolo gratuito, tutti questi 174 animali saranno probabilmente venduti all'asta per il macello per il recupero delle spese di giustizia.
A lanciare il disperato appello congiunto sono stati il Rifugio Miletta, in provincia di Novara e l'associazione Horse Angels. Ma la richiesta di aiuto è stata estesa, naturalmente, a tutte le associazioni che vogliono rendersi disponibili.
«Al momento siamo riusciti a trovare sistemazione per 33 animali e quindi abbiamo fatto richiesta di custodia giudiziale per questi, ma è chiaro che l’obiettivo è salvarli tutti» ci dice Roberta Ravello fondatrice e presidente di Horse Angels. «In ogni caso, dobbiamo aspettare la risposta del procuratore per sapere se accetta al posto del macello, questa soluzione alternativa proposta da noi associazioni, ovvero l’affido».
Per capire la vicenda di questi animali, bisogna fare un passo indietro. Tutto è iniziato con la denuncia da parte degli attivisti del Rifugio Miletta, a cui poi si è aggiunta anche Horse Angels, di un’azienda agricola nei pressi di Suno, in provincia di Novara, in cui erano stati segnalati 174 animali tenuti in condizioni terribili.
Puledri di pochi mesi agonizzanti, vitelli debilitati a tal punto da non reggersi sulle proprie zampe, animali lasciati senza cibo e acqua, esposti a temperature di caldo record.
La denuncia aveva dato avvio a un’inchiesta da parte dell’autorità giudiziaria novarese, mentre gli animali venivano portati in alpeggio nel biellese, dove la procura di competenza territoriale aveva disposto il sequestro.
Mucche, cavalli, asini e muli sono pertanto al momento affidati al sindaco di Pettinengo, ma come ben è facile immaginare, né il primo cittadino biellese, né quello novarese, vogliono la custodia a tempo indeterminato della mandria, visti i costi di mantenimento decisamente molto esosi.
È per questo che l’unica soluzione è trovare affidatari che siano l’alternativa alla paventata asta giudiziaria che indirizzerebbe gli animali direttamente verso il macello.
Horse Angels e Rifugio Miletta, che si sono offerte di trovare chi si possa occupare di loro, nella speranza che la procura accetti questa soluzione, stanno ora stringendo i tempi per cercare qualcuno, ovviamente competente, con posto idoneo e contrario alla macellazione degli animali, a cui affidare in modo temporaneo gli animali stessi.
«Abbiamo fatto l’appello proprio per dire ai sindaci di non affrettare le cose, per rassicurarli che gli animali non staranno nel loro comuni a tempo indeterminato» conclude Ravello. «Infatti, le associazioni si sono subito mosse e lavorano indefessamente per trovare volontari privati disposti a prendersi carico di uno o più animali a zero costi per le casse dell’erario e per quelle dei sindaci».
Al momento però, solo il termine dell’iter giudiziario, sempre delicato e complesso, potrà dire se il giudice trasformerà il sequestro in confisca e gli animali potranno essere adottati in via definitiva.