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16 Febbraio 2023
14:02

“Alle femmine piacciono i cornuti”, il libro che racconta relazioni e curiosità tra maschi e femmine animali

È stato presentato a Napoli il nuovo libro di Biagio D'Aniello e Daniela Mazzoli che racconta differenze, curiosità e conflitti tra maschi e femmine nel regno animale. Kodami ve lo racconta attraverso le parole di uno degli autori.

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Perché alcuni animali hanno le corna e altri no? Gli uccelli monogami sono davvero così romantici e fedeli? E come fa Nemo, il famoso pesce pagliaccio della Pixar, a cambiare sesso passando da maschio a femmina? Queste e tante altre domande trovano risposta in "Alle femmine piacciono i cornuti", il nuovo libro scritto da Biagio D'Aniello e Daniela Mazzoli, che racconta dinamiche, conflitti, comportamenti e tante curiosità nell'eterna competizione tra maschi e femmine nel regno animale.

«Il nostro libro racconta di tutte le differenze che esistono tra maschi e femmine nel mondo naturale – spiega a Kodami Biagio D'Aniello, coautore e professore di zoologia dell'Università degli Studi Federico II di Napoli – Quando maschi e femmine cooperano tra loro nella riproduzione, le femmine investono molto di più in termini di energie e costi riproduttivi, di conseguenza si sono arrogate il diritto di scegliere il maschio con il quale riprodursi. E questo ha portato all'evoluzione di ornamenti, strutture e comportamenti tra i più affascinanti e bizzarri di tutto il regno animale».

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Gli autori durante la presentazione a Napoli

Il volume, pubblicato da Rogiosi Editore, si aggiunge ai saggi divulgativi della collana "Schegge di conoscenza", curata nella direzione scientifica dal professore Guido Trombetti, ed è stato presentato a Napoli nella storica cornice del Caffè Gambrinus. Gli autori, attraverso un lungo e approfondito viaggio nella storia naturale ed evolutiva dei generi nel regno animale, approfondiscono i comportamenti più assurdi, gli ornamenti più ingombranti e le differenze più insolite dell'eterna "lotta" tra maschi e femmine animali, che pur di tramandare il loro patrimonio genetico alle generazioni future sono disposti a tutto.

«I salmoni, per esempio, compiono una migrazione difficilissima e lunghissima. Risalgono i fiumi, si scontrano con le rocce e devono persino affrontare gli orsi – continua D'Aniello – Arrivano quindi stremati nelle sorgenti dove si riproducono ma tutto questo non basta, perché arrivati al traguardo devono anche eseguire una danza riproduttiva per convincere la femmina a riprodursi. Alcuni maschi però non ci stanno e si rifiutano, si mettono quindi a favore di corrente e spiano le altre coppie. Appena la femmina rilascia le sue uova, scattano in maniera fulminea inserendosi tra i due, riuscendo a fecondarle senza aver sprecato energie danzando. Sono i riproduttori opportunisti».

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La vita riproduttiva dei maschi di salmone è davvero difficile

In un'ottica puramente umana, sembra logico immaginare che per riprodursi i maschi e le femmine debbano necessariamente cooperare, aiutandosi a vicenda dividendosi il lavoro. Ma la realtà è ben diversa. In natura maschi e femmine sono quasi sempre in forte competizione e cercano di scaricare il più possibile il peso della riproduzione sull'altro, provando allo stesso tempo ad avere quanti più figli possibile. Tutto ciò avviene anche attraverso strategie subdole, infanticidi e persino stupri, dinamiche e comportamenti che per noi umani sono inaccettabili, ma che tra gli altri animali sono esenti da qualsiasi connotazione etica.

«Il nostro non è il solito libro sulla storia naturale degli animali o sulle semplici differenze sessuali. È pensato nell'ottica del dominio femminile, perché per quanto i maschi possano sembrare più forti e in grado di gestire la situazione, sono in realtà una sorta di zimbello nelle mani delle femmine – sottolinea D'Aniello – Sono loro che li gestiscono a piacimento imponendo caratteristiche fisiche come le corna, ma anche comportamenti, che devono però essere necessariamente graditi alle femmine, altrimenti i maschi non verranno mai scelti per la riproduzione».

È quindi il genere femminile a dominare in questa competizione e a plasmare la maggior parte delle danze, dei rituali e delle caratteristiche fisiche dei maschi, attraverso la cosiddetta selezione sessuale. Per riuscire a riprodursi è però necessario anche arrivare integri alla riproduzione, cercando di evitare rischi inutili che porterebbero alla morte. Proprio per questo, i maschi tendono a evitare le lotte ma dimostrano ugualmente la loro supremazia proprio attraverso corna, ornamenti, code e piumaggi appariscenti. Sono però sempre le femmine "a decidere" chi è il più bello, prestante e adatto a ottenere il diritto di riprodursi, contribuendo quindi a selezionare, enfatizzare e a tramandare queste caratteristiche.

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Sono le femmine a selezionare e a enfatizzare alcune caratteristiche dei maschi, come corna e palchi

«Le differenze tra maschi e femmine che osserviamo in natura si ritrovano, ovviamente, anche nella nostra specie. Queste differenze che possono esprimersi in alcune abilità o nella struttura del cervello, hanno però poche conseguenze nella vita pratica e nella realtà – conclude Biagio D'Aniello – Perché la nostra è una specie plastica e dalla forte connotazione culturale e sia maschi che femmine riescono ad appianare queste divergenze attivando, sforzando e allenando le diverse aree del cervello. Per altri animali, invece, caratteristiche, comportamenti e competizione sono invece molto più marcate e sono regolate quasi sempre dalle femmine».

La battaglia tra i sessi nel regno animale è perciò sotto stretto controllo del genere femminile e se i maschi sono cornuti (letteralmente!), devono ballare o affrontare viaggi estremi per poter ottenere il diritto alla riproduzione, è solo per "scelta" delle femmine, dal più piccolo insetto ai più grossi mammiferi. A tutto c'è però una spiegazione evolutiva, compresi comportamenti e caratteristiche e dinamiche umane. Anche noi siamo siamo pur sempre animali e attraverso questa trattazione sia scientifica che umanistica, gli autori lo raccontano con attenzione, rigore ma anche leggerezza e ironia.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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