Chissà se il Pifferaio di Hamelin, o "pifferaio magico" come è conosciuto dai più, potrebbe fare qualcosa per Parigi, dove le autorità sanitarie hanno lanciato l’allarme per la diffusione di topi in città, parlando di un reale pericolo per la sanità pubblica.
Gli esponenti dell’Accademia Nazionale di Medicina hanno affermato che la situazione nella capitale è molto grave e che il problema – dovuto all'emergenza caldo o alla sporcizia non è ancora chiaro – deve essere risolto il prima possibile, onde evitare risvolti peggiori.
Secondo gli esperti, infatti, un aumento incontrollato dei roditori potrebbe avere ripercussioni gravi su tutti coloro che vivono nella Ville Lumière, rappresentando una minaccia per la salute umana, perché tra i principali portatori di numerose zoonosi trasmissibili.
L’evento non ha mancato di suscitare alcune polemiche, soprattutto tra Douchka Markovic del Partito Animalista e Emmanuel Gregoire, membro del Partito Socialista.
Il conflitto tra i due è nato per le parole di Markovic, la quale ha affermato che questi animali «hanno un importante ruolo, perché contribuiscono ad eliminare tonnellate di rifiuti che altrimenti tapperebbero gli scarichi» e che quindi «la soluzione, più che lo sterminio, dovrebbe essere la pulizia della città, l’assenza di cibo in superficie e l’attenzione nel tappare i buchi che permettono loro di salire nei palazzi».
Gregoire, però, ha trovato inaccettabili le parole della Consigliera e ha replicato che «non rappresentano la posizione del comune di Parigi». Polemiche o meno, resta che la popolazione è infuriata e ha messo nel mirino la sindaca Anne Hidalgo che viene taggata sui social dagli utenti che condividono foto di cassonetti circondati dalla spazzatura.
I volontari insieme ai cittadini stessi, sono scesi per le strade del 17esimo arrondissement, uno dei quartieri più eleganti e, attualmente, più invasi dai roditori. E, autorizzati dalla Prefettura, hanno arruolato una vera e propria squadra e organizzato delle ronde per liberare parchi e piazze dalle pantegane.
Il problema dei topi a Parigi, secondo Pierre Falgayrac, ingegnere, esperto in igiene e sicurezza parigino, intervistato per una ricerca realizzata da Lise Barnéoud giornalista scientifica francese, non è un problema di proliferazione, ma piuttosto di maggiore visibilità.
Gli avanzi di cibo lasciati nei parchi o sulle terrazze dei caffè, i bidoni della spazzatura, i numerosi lavori di scavo e demolizione e le più frequenti inondazioni della Senna, sono tutti fattori che costringonoi topi a spostarsi, a cambiare tane, a migrare altrove e a venire in superficie a confrontarsi con il mondo umano. Ma, per trovare risposte al problema, sono proprio questi fattori che devono essere analizzati e risolti.
Per alcuni, i topi sono animali pericolosi per la salute che devono essere eliminati. Per altri sono utili e bisogna imparare a conviverci. Sempre secondo la ricerca, diverse associazioni per la difesa degli animali francesi, si battono contro l'immagine negativa dei topi frutto di pregiudizi, sostenendo che i topi non sono nostri nemici, ma al contrario producono dei vantaggi.
Intanto, consumano l'equivalente del 10% del loro peso al giorno che, in relazione alla popolazione stimata di ratti a Parigi, circa 3 milioni, rappresenterebbe circa 100 tonnellate di rifiuti al giorno. Tutta spazzatura che i netturbini e gli addetti alle fognature non devono maneggiare. Inoltre, circolando attraverso le griglie e scavando le loro tane nella melma che si accumula sotto queste griglie, i topi evitano anche l'intasamento delle fogne.
Per gli animalisti, insomma è possibile «vivere in buona armonia con i topi» e l'eliminazione uccidendoli è sbagliata perché esistono altri modi per sradicare i topi dai centri urbani. Primo fra tutti, riducendo l'accesso al cibo tenendo pulita la città.