Scatta l’allarme bocconi avvelenati a Ostia, lungo il litorale di Roma: dopo la segnalazione di alcuni residenti relativa a un automobilista che avrebbe gettato della carne in strada è partita la segnalazione alle forze dell’ordine, che adesso, grazie anche alla targa della macchina, condurranno accertamenti per capire se effettivamente qualcuno abbia provato ad avvelenare cani e gatti disseminando esche killer.
L’allarme è scattato nei giorni scorsi nella zona di via Diego Simonetti, via Alessandro Piola Caselli e via dei Promontori, a Ostia Levante. A occuparsi della segnalazione è stato l’avvocato Guido Pascucci, residente a Ostia, allertato tramite chat: «La zona mi è stata segnalata da alcuni conoscenti che fanno parte di un gruppo chat del territorio dedicato ai cani – spiega Pascucci a Kodami – Ho fatto un sopralluogo ed effettivamente c’erano tracce di carne, in gran parte rimossa da alcuni passanti, evidentemente, per evitare che qualche cane potesse ingerirla. È stata presa la targa dell’auto da cui sarebbe stata lanciata, sono state chiamate le guardie ecozoofile che hanno preso la carne per condurre accertamenti».
La targa è stata già comunicata ai carabinieri di Ostia Lido, che hanno ascoltato i testimoni e avviato le indagini: «Ancora non sappiamo se la carne sia stata effettivamente avvelenata – prosegue Pascucci – nei prossimo giorni arriveranno i risultati, ma in zona nei giorni scorsi sono state trovate altre esche, sono arrivate diverse segnalazioni. Vedremo come si evolverà la situazione».
A oggi in Italia non esiste ancora una legge che punisca l'avvelenamento di animali, ma solo una legge che ne punisce l’uccisione (art. 544 bis) o il maltrattamento (art. 544 ter). Negli ultimi mesi però le associazioni hanno documentato centinaia di casi negli che coinvolgono tutto il Paese e mietono vittime di tutti i tipi. Un fenomeno pericolosissimo e purtroppo molto diffuso, per cui da tempo viene chiesta una legge specifica. Tra i portavoce anche LNDC Animal Protection, che ha ribadito la necessità di approvare una norma e di rendere tracciabile l’acquisto di veleni, così da poter risalire più facilmente ai responsabili di queste stragi. Se è vero, infatti, che a febbraio la Lega ha presentato una proposta di legge per introdurre il reato di “strage di animali”, che si configurerebbe per chi utilizza polpette e bocconi avvelenati o esche con chiodi, questa proposta e altre simili sono ancora in fase di valutazione.