C’è un nuovo inquilino alla Casa Bianca e si chiama Commander. La famiglia Biden si ri-allarga e accoglie un bellissimo cucciolo di tre mesi di Pastore tedesco che è già stato visto nelle scorse ore correre e giocare sul prato residenziale.
Una grande gioia per il Presidente e la first lady, grandi amanti dei cani e in particolare dei Pastori tedeschi, che avevano perso a giugno Champ, morto all’età di 13 anni. Un grande dolore per la guida degli Stati Uniti che allora aveva scritto una nota molto sentita.
«I nostri cuori sono pesanti perché il nostro amato Pastore tedesco, Champ, compagno costante negli ultimi 13 anni, adorato da tutta la famiglia Biden, è morto pacificamente a casa. Non ci lasciava mai, era sempre lì con noi, nei momenti belli e innovazione quelli brutti. E ovunque fossimo, quando era vicino a noi, tutto diventava migliore. Amiamo il nostro dolce, bravo ragazzo e ci mancherà sempre».
Insieme a Champ viveva Major, il più giovane e turbolento dei cani della coppia presidenziale, ed entrato nella storia per essere il primo cane alla Casa Bianca adottato da un canile.
Il cane, dopo alcuni comportamenti ritenuti aggressivi, a marzo era stato riportato nella dimora dei Biden a Wilmington, in Delaware, per un periodo di addestramento. Era quindi tornato dopo un mese, ma era stato nuovamente protagonista di un altro piccolo incidente.
A quel punto, come aveva allora spiegato Michael LaRosa, portavoce di Jill Biden, dopo essersi consultati con dog trainer, comportamentalisti e veterinari, la famiglia aveva deciso di seguire il parere degli esperti che consigliavano loro di far vivere Major in un ambiente più tranquillo insieme a persone conosciute.
Major, in realtà, è stato "usato" anche per lo scontro politico, tanto che furono rese pubbliche le mail degli uomini dei servizi segreti della Casa Bianca da cui emergevano che gli incontri non pacifici tra lui e gli addetti alla sicurezza sarebbero stati più di quelli dichiarati ufficialmente. La lotta politica al discredito dell’avversario, così, negli Usa è passata anche attraverso la strumentalizzazione di un cane e diventata arma di distrazione di massa.
Sono stati il fratello e la cognata a regalare Commander al Presidente per il giorno del suo compleanno, lo scorso 20 novembre, convincendolo a portare avanti la tradizione di una presenza “canina” alla Casa Bianca. Al momento, il cucciolo rimarrà da solo. O almeno rimarrà senza un compagno cane, visto che un portavoce presidenziale ha confermato che in casa Biden arriverà anche un gatto.
Dovrebbe essere una femmina il cui nome non è stato ancora annunciato. Dovrebbe entrare in famiglia a gennaio, ma regna ancora il mistero sulla data precisa. Questo autunno, oltretutto, la first lady, durante un’intervista aveva raccontato qualcosa di più sul felino, spiegando che viveva con una famiglia affidataria e che non era sicura che i suoi pet mate sarebbero stati disposti a rinunciare all'animale.
I cani alla Casa Bianca, una tradizione interrotta solo da Trump
A parte Trump che alla Casa Bianca non ha voluto nemmeno un pesce rosso, non c'è stato presidente che non abbia accolto almeno un cane, chissà se per lo stesso motivo per cui Harry Truman diceva: «Se vuoi un amico a Washington devi averne uno».
Reagan ne aveva ben sei, Clinton non si separava mai da Buddy, il Labrador Retriever che pare abbia fatto da pacere con Hillary dopo il caso Monica Lewinsky, Obama adorava Bo e Sunny, due Cani d'Acqua Portoghesi.
George Bush era sempre con la sua English Springer Spaniel di nome Mildred, detta Millie, che decise di menzionare anche in un discorso per il rinnovo della sua candidatura alla presidenza, descrivendola come molto più competente di affari esteri «di questi idioti», riferendosi ai suoi competitor Bill Clinton e Al Gore.
Il Pastore Tedesco, un cane dalle mille risorse
È una delle razze più conosciute e amate: il Pastore tedesco è un cane pieno di vita, instancabile e curiosissimo. Ha bisogno di una famiglia di riferimento che gli garantisca una vita serena, senza grandi cambiamenti repentini. Può essere un compagno di vita eccezionale, ma bisogna conoscere le sue esigenze e le sue motivazioni.
Infatti, se messo alle strette o trattato con rigidità e mancanza di rispetto, tirerà fuori le motivazioni meno gradite: possessività, protettività, competitività e territorialità che mostrerà attraverso quello che ha a disposizione come un oggetto a cui non ci si potrà avvicinare o la ciotola che sorveglierà attentamente, ringhiando a chi gli passa vicino.
Il rispetto della sua individualità è importante per lui e se non compreso può creargli delle grandi difficoltà nel contesto familiare. Se invece si è disposti a giurargli rispetto ed amore eterno, un Pastore Tedesco in casa farà capire davvero cosa significa fedeltà e fiducia.