Una nuova piattaforma permetterà di stabilire la tossicità delle sostanze chimiche contenute in mangimi e alimenti senza dover più fare test sugli animali. È ciò che hanno messo a punto gli scienziati dell'EFSA, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, insieme a diversi enti di ricerca europei che promettono a breve una vera svolta verso un futuro con meno o zero sperimentazione animale in ambito di sicurezza degli alimenti.
La piattaforma TKPlate, questo il nome, sarà secondo gli scienziati uno strumento unico nel settore della sicurezza degli alimenti attraverso il quale i ricercatori, anziché testare la tossicità sugli animali, potranno interrogare un database che simula la concentrazione delle sostanze e potenziali effetti.
Da sempre le valutazioni scientifiche sulla sicurezza delle sostanze chimiche negli alimenti così come per i farmaci o altri prodotti di consumo sono basate su prove tratte da esperimenti su animali, ma la società e gli scienziati stanno mettendo sempre più in discussione questa pratica, sia per motivi etici che scientifici. Ed è proprio per questo che negli ultimi anni sono stati fatti passi in avanti in tal senso, passi che ha portato all'uso di strumenti alternativi per produrre informazioni sulla tossicocinetica (TK), cioè come l'organismo assorbe distribuisce, metabolizza ed espelle le sostanze chimiche e sulla tossicodinamica (TD), cioè gli effetti delle sostanze chimiche a su molecole, cellule, tessuti, organi o un intero organismo.
Guida del lavoro dell'EFSA il tossicologo Jean-Lou Dorne: «L’idea di TKPlate è nata nel 2014 grazie a un rapporto scientifico sui metodi alternativi alla sperimentazione animale che potevano essere utilizzati dagli esperti dell'EFSA. Tra il 2015 e il 2020, poi, l’Agenzia ha sviluppato i modelli di TK e TD producendo molti casi di studio per varie specie pertinenti al lavoro: l’uomo, gli animali da laboratorio come ratti e topi, gli animali da allevamento e altre specie che hanno un ruolo nella catena degli alimenti e dei mangimi come ad esempio i vermi di terra. Ciò ne è scaturito è stato un meccanismo che riesce a modellare i processi TK e TD in tutte le specie incluse nella piattaforma. In pratica si seleziona la specie, la sostanza chimica o il gruppo di sostanze chimiche, i parametri di inserimento come il tipo di esposizione e con clic si producono i modelli».
Gli studi devono ovviamente proseguire e così faranno: tutti i modelli, infatti, sono una semplificazione della realtà e quindi la sfida consiste nel cercare di rappresentare il processo nel modo più accurato possibile, riducendo al minimo la complessità per ottenere qualcosa di generalizzabile. Secondo Carlos Gonçalo das Neves, direttore scientifico dell'EFSA e appassionato promotore degli sviluppi delle NAM, "metodologie di nuovo approccio «siamo sulla soglia di una nuova era nella valutazione del rischio chimico, che vedrà non solo una gradita riduzione della necessità di test sugli animali, molto caldeggiata dalla società civile, ma anche un ulteriore miglioramento della qualità e della pertinenza dei dati utilizzati nelle nostre valutazioni scientifiche».