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6 Febbraio 2023
9:00

L’alimentazione giusta per il gatto con insufficienza renale

Il gatto con insufficienza renale cronica ha esigenze nutrizionali molto precise. La dieta è uno strumento importante per migliorare il benessere del nostro compagno a 4 zampe e aiutarlo a sia per la sintomatologia che per l’evoluzione della patologia.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
gatto

Il gatto con insufficienza renale cronica ha esigenze nutrizionali molto precise. L’insufficienza renale cronica è purtroppo una delle patologie più frequenti, soprattutto nel caso del gatto anziano. Quando i reni cominciano a non poter svolgere più la loro funzione in generale non si hanno sintomi, fino a che non si arriva a una percentuale di tessuto non funzionante maggiore al 75%. Quando rimane meno di un quarto del tessuto renale di un gatto a svolgere il proprio dovere, possiamo vedere l’inizio dei classici sintomi, come aumento dell’urinazione e dell’acqua assunta, nausea e malessere generale.

L’alimentazione può incidere tanto su questa patologia. Dato anche se non è possibile curarla in alcun modo, possiamo sfruttare principi nutrizionali per rallentarne la progressione. Al contempo, l’alimentazione non corretta può peggiorare sia la sintomatologia che l’evoluzione della patologia. Vediamo il tutto nei dettagli.

Cosa può mangiare un gatto con problemi renali?

In generale, esistono ormai in commercio diversi alimenti formulati in modo apposito per il gatto con insufficienza renale, sia agli stadi iniziali che a quelli più avanzati. Questi alimenti sono in generale la scelta migliore per i gatti che sono abituati a mangiare commerciale e che non possono/vogliono cambiare dieta. In questo caso si tratta quindi di trovare l’alimento corretto scegliendo in base alla formulazione dello stesso e (soprattutto, purtroppo) ai gusti del nostro micio, spesso così limitanti.

In generale, gusti permettendo, sarebbe ottimo passare ad alimentazione umida, se non in modo totale, quanto meno in buona percentuale, facendosi aiutare dal proprio veterinario a scegliere il miglior alimento secondo il momento della stadiazione della patologia. In questo modo il nostro gatto sarà sempre ben idratato, avendo questo cibo maggiore quantità di acqua all’interno.

Le formulazioni per gatti con patologie renali hanno in genere un tenore ridotto in fosforo ed un alto tenore di acidi grassi Omega-3. Sono composti da fonti proteiche nobili, che apportano proteine di alto valore biologico in grado di produrre meno scorie azotate. Il tenore di grassi in genere è alto per fare in modo che siano più appetibili, vista la nausea. Spesso inoltre, dato che le fonti proteiche (come la carne ad esempio) apportano sia proteine che fosforo, gli alimenti potrebbero avere anche un tenore proteico ridotto, anche se questo punto in particolare è oggetto di accese discussioni in medicina veterinaria.

Cosa non deve mangiare un gatto con insufficienza renale?

In generale, un gatto con insufficienza renale non deve mangiare cibo che non sia stato pensato per aiutare in questa patologia. Molti degli alimenti “normali” infatti hanno tenori di fosforo più elevati, che possono causare peggioramento della sintomatologia anche importante. Alcuni alimenti non etichettati come “renali” potrebbero comunque avere le caratteristiche necessarie, ma in questo vi deve aiutare un medico veterinario esperto in nutrizione, per la scelta.

Meglio non dare anche premietti e snack vari, se non programmati, per lo stesso motivo. Ad esempio, in generale uno snack sano per il gatto potrebbe essere la carne essiccata, ma in questo caso avremo un tenore di fosforo non incluso nel piano dieta, extra appunto, che può andare a peggiorare la situazione.

La dieta soprattutto in corso di questa patologia diventa come una medicina insomma. In questo senso, non vanno dati alimenti/medicine non prescritti, per descrivere meglio il tutto.

La dieta casalinga per il gatto con insufficienza renale

La dieta casalinga per il gatto con insufficienza renale è una ottima soluzione, dato che oltre ad essere composta di alimenti freschi è possibile comporla esattamente secondo le necessità del singolo paziente. In base quindi allo stato clinico e agli esami del sangue, andremo a decidere esattamente quanto e cosa inserire nel suo piano dieta.

Le fonti proteiche saranno scelte quindi in base al loro valore biologico, oltre che ai gusti del singolo gatto. Inseriremo grassi e fibre adatti non solo a dare i giusti nutrienti, ma anche a supportare l’intestino del gatto che spesso quando ci sono problemi renali va in sofferenza, peggiorando la nausea. Inoltre, la quantità e il tipo di acidi grassi Omega-3 sarà scelta in base ai valori ematici e delle urine, cambiandoli poco alla volta in base alla risposta clinica.

Tutto stupendo insomma. Unico problema? I gusti del nostro gatto. Spesso infatti quando un gatto non è abituato a mangiare dieta fresca, convincerlo/a a cambiare idea è davvero difficile. Specialmente quando sono malati e magari hanno nausea. Anche per questo il tutto deve essere valutato a puntino.

Quanta acqua deve bere un gatto con insufficienza renale?

Il gatto con insufficienza renale è bene che beva quanto più possibile. Paradossalmente infatti, più il rene filtra il sangue, meno lavoro sta facendo. Le quantità precise possono variare in base alla quantità di acqua assunta già con il cibo (es. cibo secco è pochissima, cibo umido o alimentazione fresca è tanta) e i liquidi eventualmente aggiunti dal vostro veterinario per via endovenosa o sottocutanea. Fatevi consigliare nel caso specifico, ma di certo per un gatto di 5kg cercate di assestarvi su almeno 150ml al giorno (tre quarti di una tazza).

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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