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23 Gennaio 2023
9:00

Alimentazione del cane con insufficienza renale

Un cane che soffre di insufficienza renale è un paziente molto difficile da alimentare. Bisogna capire quali sono le sue esigenze nutrizionali e cosa può e cosa non può mangiare a seconda delle sue esigenze.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Un cane che soffre di insufficienza renale è un paziente molto difficile da alimentare. In questo articolo parliamo di come impostare la sua alimentazione, cosa può e cosa non può mangiare, cosa fare se non vuole mangiare e come possiamo aiutarlo.

Ci sono tanti aspetti da tenere presenti per l’alimentazione di un cane con insufficienza renale. Spesso infatti questa patologia, soprattutto negli stadi più avanzati, tende a dare nausea, complicando molto il compito del pet mate.

Stadiazione della patologia renale cronica nel cane

Prima di tutto dobbiamo dire che non tutti i cani con insufficienza renali sono uguali. Prima di pensare all’alimentazione, la patologia deve essere infatti correttamente “stadiata”, cioè ricondotta a un preciso stadio d'avanzamento. Per la patologia renale cronica, possiamo considerare 4 stadi: i primi due sono fasi iniziali, spesso asintomatiche o paucisintomatiche, mentre lo stadio 3 e 4 sono quelli più gravi e avanzati.

La stadiazione viene fatta secondo le linee guida IRIS 2019 (le più recenti) considerando una serie di valori fra cui:

  1. Valore della BUN o urea ematica
  2. Valore della creatinina ematica
  3. Esame delle urine, in particolare peso specifico e valore di proteine urinarie rapportate alla creatinina urinaria (pu/cu)
  4. Ecografia dei reni
  5. Valore ematico di SDMA
  6. Misurazione della pressione ematica

Perché è importante eseguire tutti questi approfondimenti? Perché l’alimentazione del cane varia moltissimo se parliamo di uno stadio IRIS 1 o 2 oppure un 3 e 4. Inoltre, anche una volta collocato il cane all’interno di uno di questi stadi, alcuni fattori (come ad esempio la presenza di proteinuria), potrebbero farci scegliere per un’integrazione in più o una modifica alla dieta.

Una volta che il nostro cane è in uno stadio avanzato di patologia, uno dei valori ematici che andrete a monitorare più spesso è il fosforo. Proprio il fosforo è uno dei fattori che peggiorano maggiormente la vita del nostro amico quando è malato di reni e quindi sarà uno degli obiettivi principali di dieta e integrazioni. Una volta chiariti questi aspetti medici, veniamo alla parte di nutrizione.

Come impostare l’alimentazione di un cane con insufficienza renale

Un cane con patologia renale ai primi stadi (quindi 1 o 2 secondo la classificazione IRIS che abbiamo visto prima) dovrebbe mangiare una dieta che sia ben bilanciata, ricca di proteine ad alto valore biologico, con una ridotta quantità di fosforo e un aumentato apporto di acidi grassi essenziali Omega-3, contenuti ad esempio nell'olio di pesce. In questa fase infatti, sono soprattutto gli Omega-3 che possono rallentare la progressione della patologia renale.

Andando avanti con il tempo, la patologia renale potrebbe peggiorare. Se il nostro cane fosse classificato come IRIS 3 o 4 la situazione diventa più complessa. A quel punto infatti si tratterà di gestire un cane che ha spesso disappetenza, ma che al contempo potrebbe perdere proteine con le urine, perdendo quindi massa muscolare molto rapidamente. Il bello della dieta fresca è che possiamo ritagliare il tutto a misura di paziente e quindi in base effettivamente alla sintomatologia, ma in generale i nostri obiettivi saranno:

  1. Garantire un buon apporto proteico, senza elevare in modo eccessivo il fosforo;
  2. Aggiungere molecole che possano chelare il fosforo, ovvero evitarne l’assorbimento a livello intestinale;
  3. Dare sufficienti quantità di grassi da rendere la dieta densamente energetica, dato che il nostro cane mangerà poco in termini volumetrici;
  4. Inserire fibre (ed eventualmente probiotici, quindi fermenti lattici) che possano aiutare il suo intestino, che si trova sotto sforzo per via del peggioramento della situazione renale e che invece se aiutato a funzionare al meglio può aiutare a smaltire le tossine uremiche;
  5. Supportare sempre la funzionalità renale tramite Omega-3 che svolgono una funzione fondamentale nel prevenire la degenerazione di ulteriori parti di tessuto renale;
  6. Eventualmente aggiungere altre integrazioni utili (ad esempio complesso della vitamina B, potassio, vitamina D

Come avrete notato, sopra ho specificato “dieta ricca di proteine ad alto valore biologico” e non dieta con restrizione proteica. Questo perché è molto discussa la questione della restrizione proteica nel cane, soprattutto quando siamo ai primi stadi di patologia renale. Se si vuole iniziare una restrizione proteica in ogni caso è fondamentale che le poche che andiamo a dare siano di alto valore biologico, ovvero di origine animale, in modo da produrre la minor quantità di scarti possibile.

Un falso mito diffusissimo sui cani con insufficienza renale cronica è quello che riguarda il sale. In generale, infatti, sebbene non sia consigliata un’alimentazione ricca di sale, non dobbiamo neanche eliminarlo del tutto. Questo perché i dati scientifici ci dicono che un’alimentazione con una piccola quota di sale risulta più appetibile per il cane e al tempo stesso non modifica la pressione ematica. Non facciamo danni quindi a darlo!

Cosa non può mangiare un cane con insufficienza renale

Ricapitoliamo quindi focalizzandoci su cosa non può mangiare un cane con patologia renale. Sicuramente, fin dai primi stadi della patologia, è sconsigliato dare da mangiare al nostro cane un qualsiasi alimento commerciale non indicato da un medico veterinario. Potremmo infatti anche optare per delle soluzioni alternative al classico “alimento renale”, che nelle prime fasi della patologia può non essere indicato. Dobbiamo però comunque soddisfare le due necessità primarie, ovvero arricchimento con Omega-3 e dieta povera di fosforo. Quindi fatevi aiutare a scegliere.

Per quello che riguarda gli alimenti freschi, altro falso mito da sfatare riguarda il pesce, che essendo lievemente più ricco di fosforo viene additato come colpevole. In realtà, è piuttosto bene contenere soprattutto il fosforo inorganico, quindi quello proveniente dagli integratori. Tutti gli altri alimenti di origine animale sono permessi, nelle giuste dosi formulate dal medico veterinario esperto in nutrizione.

Cosa possono mangiare i cani con insufficienza renale

Come avete appena visto, le limitazioni sono veramente poche. In generale sì a:

  • Alimenti commerciali di vario tipo, poveri in fosforo e ricchi di Omega-3 (nelle fasi iniziali della patologia)
  • Alimenti commerciali renali nelle fasi avanzate della patologia
  • Carne, pesce, uova e persino frattaglie, se date nelle giuste quantità e senza eccessi.
  • Grassi buoni, fra cui soprattutto Omega-3 e acidi grassi a media catena (cocco)

Per quel che riguarda snack e extra, vi consiglio di procedere con attenzione e sempre dietro consiglio medico. Come dicevo sopra infatti, quando il rene soffre, anche l’intestino viene messo maggiormente sotto sforzo. Per quanto ci possa venire voglia di “viziarlo”, dobbiamo ricordare quindi che dargli snack sani lo aiuta non solo perché “fanno bene o fanno male ai reni”, ma soprattutto perché possono essere più o meno infiammanti per l’intestino. Che poi a sua volta aiuta oppure rende la vita difficile ai reni.

Cosa fare se un cane con insufficienza renale non vuole mangiare

Evenienza purtroppo abbastanza comune negli stadi avanzati della patologia, quella del cane che non vuole mangiare. Ma cosa possiamo fare? Prima di tutto le basi: portarlo dal nostro medico veterinario e valutare assieme se servono analisi ematiche e delle urine di controllo. Infatti una delle possibilità che abbiamo è quella di fare fluido terapia, reidratando il nostro cane e quindi migliorando tutta la sintomatologia.

Tramite controllo ematico inoltre, sappiamo se ci fosse del fosforo in eccesso nel sangue e potremmo eventualmente inserire un chelante. Il fosforo infatti è una delle cause più importanti di nausea nel cane con insufficienza renale cronica. Inoltre il medico veterinario potrebbe inserire dei farmaci ad azione anti-nausea e/o procinetica, per aiutarlo a mangiare.

Fra le possibilità farmacologiche più importanti devo nominare la cannabis medicinale, attualmente venduta dietro ricetta medica veterinaria in farmacia, e che rappresenta la più maneggevole e efficace delle soluzioni. Non sono molti i medici veterinari che la prescrivono in Italia, ma sono certa che se cercate saprete trovarli.

Per quel che riguarda infine i trucchi nutrizionali, ve ne dico alcuni, ma da discutere con il vostro medico veterinario, dato che come avrete capito il paziente renale è molto delicato:

  • Passare ad alimentazione umida, se state dando commerciale, in tutto o in parte (mixato alle crocchette). Questo in generale migliora l’appetibilità.
  • Aggiungere una spolverata di parmigiano sulla pappa: se in piccole quantità non darà problemi e anzi, potrebbe aiutarvi a chelare il fosforo essendo ricco di calcio.
  • Aggiungere del brodo (preparato con carne o con dado senza glutammato) alle crocchette o al pasto fresco, per insaporire e per aumentare la quantità di liquidi che assume il cane.

Come aiutare un cane che soffre di insufficienza renale

Un cane che soffre di insufficienza renale, soprattutto agli ultimi stadi, ha davvero bisogno di un aiuto per stare meglio. Anche in questo caso valgono i due consigli più importanti di quanto visto sopra: fluidi e farmaci antinausea, cannabis medicinale inclusa. Il fattore fondamentale infatti che provoca malessere al vostro cane è la nausea, con cui può essere davvero brutto convivere.

Un altro trucco è iniziare a dare, se il vostro veterinario è d’accordo, fermenti lattici. Come vi dicevo sopra infatti, un intestino che funziona bene aiuta i reni a fare meglio anche il loro lavoro. Tutto ciò che aiuta quindi l’intestino, lo farà quindi stare meglio.

Ultimo, ma ovviamente non per ordine di importanza, in alcuni centri avanzati italiani, è possibile eseguire la dialisi o purificazione extracorporea del sangue. Questo è ovviamente il migliore dei metodi per far stare bene il vostro cane e può regalare anche diverso tempo di qualità in più. Informatevi quindi!

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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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