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Alessandria avrà, per la prima volta in assoluto, un servizio di Ambulanza Veterinaria attivo 7 giorni su 7 su tutto il territorio e presto anche sulle autostrade. Promosso dall’Associazione “A tutta zampa” e sostenuto dall’associazione Commercianti del quartiere Cristo, il nuovo servizio di soccorso per animali domestici e selvatici, è stato inaugurato proprio ieri mattina: «Finalmente ce l’abbiamo fatta» racconta a Kodami la presidente di A tutta zampa Cinzia Lacqua.
«Oggi celebriamo un successo, questo è a tutti gli effetti un sogno che diventa realtà, però siamo consapevoli del fatto che si debba migliorare ancora. Ma, del resto, siamo ancora all’inizio, abbiamo cominciato solo un anno fa, organizzando nelle scuole un progetto educativo coi volontari impegnati a dimostrare agli studenti la valenza sociale degli animali e l’importanza del rispetto verso di loro. L’idea, però, era proprio quella di istituire un servizio di soccorso per gli animali in difficoltà, selvatici e non. E finalmente ci siamo riusciti. L’ambulanza veterinaria è indispensabile per la città».
I volontari sono stati naturalmente formati adeguatamente: «Certo, abbiamo preso contatto con la Federazione ambulanze veterinarie Italia e una parte di noi ha partecipato ai corsi di formazione con lezioni teoriche e poi tirocinio a Carcare (Savona), dove si trova la sede, in modo per poter cominciare con il soccorso e il recupero. Adesso entro giugno partiranno i nuovi corsi per altro personale».
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Il servizio sarà attivo 24 ore su 24: «Basterà chiamare un numero di centralino regionale dal quale verranno smistate le telefonate e quelle sul territorio di Alessandria le prenderemo noi. Una volta fatto il recupero, a seconda di come starà il “paziente”, lo porteremo ai Cras o lo libereremo direttamente in natura se l’animale sta bene».
Il soccorso riguarderà sia gli animali selvatici che quelli domestici: «L’ambulanza partirà anche nel caso di emergenze per cani e gatti di casa. Spesso, soprattutto di notte, succede che la persona che vede il suo animale sofferente non sappia come comportarsi e preferisca chiamare qualcuno che lo possa supportare. E noi ci saremo anche per loro».
Il servizio non sarà completamente gratuito: «Non ce la facciamo, siamo volontari e ci autofinanziamo per cui un minimo dobbiamo richiederlo. Poi, è chiaro che se vediamo che la persona che chiama è in difficoltà, per carità lasciamo perdere. Però quando è possibile almeno un piccolo contributo lo chiediamo, ne abbiamo bisogno per crescere e poter offrire sempre di più».
