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14 Maggio 2021
12:07

Alekos, il coniglio abbandonato a Napoli. Il volontario che lo ha recuperato: «Adottate consapevolmente»

Il coniglio Alekos è stato abbandonato nel parco Re Ladislao a Napoli in condizioni pessime e a prendersi cura di lui è un gruppo di volontari di Napoli. Tra questi vi è Gianluca Correale che racconta a noi di Kodami perché gli abbandoni sono così frequenti e come dovrebbe avvenire un'adozione consapevole.

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Intervista a Gianluca Correale
Volontario nel recupero e adozione di conigli di Napoli
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Non solo cani e gatti vengono purtroppo spesso abbandonati: anche i conigli infatti, animali domestici molto diffusi, vengono spesso comprati nei negozi di animali perché considerati "carini" senza tenere in conto che sono esseri senzienti con i loro bisogni e le loro necessità. È quello infatti che è probabilmente successo a Alekos, un coniglio abbandonato dietro la chiesa di San Giovanni a Carbonara nel parco Re Ladislao a Napoli. Il coniglio è stato recuperato da una signora e consegnato a un gruppo di volontari del collettivo "Rifugio scugnizzo" che si sta occupando di lui. A parlarcene è Gianluca Correale, uno degli affidatari di Alekos che racconta a Kodami quali sono le sue condizioni attuali e perché gli abbandoni dei conigli sono così frequenti.

Qual è la storia di Alekos e dove si trova ora?

Alekos è stato trovato domenica scorsa, 9 maggio, dal guardiano del parco che l'ha consegnato ad una signora che si è messa in contatto con me e Maria Russo, l'altra volontaria che si occupa di recupero degli animali. Le sue condizioni al momento dell'arrivo erano davvero pessime: era infatti evidentemente malato, magrissimo e con le zampette corrose dalla sua stessa urina. Fortunatamente però è stato trovato in tempo e adesso sta già un pochino meglio: il percorso di ripresa è ancora molto lungo, ma siamo fiduciosi che tutto andrà per il meglio. Ora si trova a casa di Maria Russo e sta facendo quotidianamente l'aerosol. Inoltre ha già ricominciato a leccarsi e pulirsi, comportamento molto frequente nei conigli e che fino a qualche giorno fa non riusciva a fare perché si sentiva troppo debole.

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Perché i conigli vengono abbandonati?

Il coniglio è il terzo animale più abbandonato al mondo e non è di certo il primo che recuperiamo: ne abbiamo salvati vari dal macello e recuperati altri che erano stati "buttati" nella spazzatura. Il problema è che il prezzo dei conigli è troppo basso: tutti possono permettersene uno pur non conoscendo niente del comportamento, dei bisogni e delle necessità di quest'animale. Ad esempio quando i conigli raggiungono la maturità sessuale spesso spruzzano urina e possono diventare anche più aggressivi. È questo probabilmente uno dei motivi per cui vengono abbandonati. Se le persone venissero informate prima sulle loro caratteristiche etologiche probabilmente il problema sarebbe molto minore.

Cosa dovrebbero sapere le persone per approcciarsi in maniera più consapevole all'adozione?

Sono tante le cose che dovrebbero conoscere. Noi ad esempio siamo un gruppo di volontari che cercano di diffondere la corretta gestione del coniglio nano e nel loro piccolo di recuperare, curare e mettere in adozione i conigli. Collaboriamo con svariati volontari privati di tutta Italia e quando facciamo adottare un esemplare valutiamo prima molto bene la nuova potenziale famiglia, e gli diamo tutte le informazioni possibili per capire se sono davvero pronti. Ad esempio diciamo loro che i conigli non devono stare chiusi in gabbia ma, al contrario, devono avere la possibilità di essere liberi di muoversi. Inoltre hanno bisogno di essere seguiti da un veterinario esperto in quanto sono molto delicati e necessitano di un'adeguata alimentazione. Il coniglio è infatti strettamente erbivoro e bisogna stare attentissimi a cosa gli si dà da mangiare: una giusta alimentazione dovrebbe essere a base di erba, fieno, verdure e pellet di buona qualità. Consigliamo inoltre sempre di adottarli in coppia, dato che sono animali gregari, e ovviamente sterilizzati. Al fine di una corretta informazione inoltre abbiamo realizzato insieme a veterinari esperti delle schede di comportamento che inviamo agli adottanti.

Quali sono i comportamenti che andrebbero evitati o favoriti nell'approccio con il coniglio?

L'approccio giusto per costruire una relazione sana con un coniglio è non forzarlo mai e ad esempio, mettersi a terra vicino a lui con qualche premietto come l'uvetta sultanina e aspettare che acquisiscano fiducia nei nostri confronti. Alcuni inoltre amano essere coccolati ma questo non vale per tutti: è difficile infatti fare un discorso generale perché bisogna imparare a conoscere il carattere individuale del coniglio con cui viviamo. Inoltre i conigli non andrebbero messi a pancia in su né presi in braccio perché vanno in frezeeing, ossia letteralmente si paralizzano, un comportamento che deriva dal loro essere prede. Altra cosa importante riguarda i rumori: i fuochi d'artificio ad esempio possono provocare moltissimi problemi perché sono animali molto delicati. Non è quindi così facile convivere con un coniglio, come si è portati a credere: se lo si vuole fare è un'esperienza bellissima ma bisogna essere davvero pronti.

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