video suggerito
video suggerito
3 Ottobre 2022
13:08

Alcuni uccelli hanno un ritmo musicale simile al nostro, parola di musicisti e scienziati

Un team di ricercatori e di musicisti ha studiato il canto di un uccello australiano, il beccaio golanera, scoprendo che la relazione fra la sintattica delle canzoni e il ritmo è molto simile a quella umana.

11 condivisioni
Immagine

Riuscire a definire se anche nel mondo animale esiste la musica è sempre stato un enigma al quale molti esperti di bioacustica hanno cercato di dare risposta e forse oggi siamo un passo più vicino alla soluzione. Recentemente una collaborazione internazionale tra musicisti e scienziati ha permesso di scoprire che nelle canzoni dell'uccello beccaio bianconero (Cracticus nigrogularis), l'ordine degli elementi del canto è fortemente legato al tempo ritmico in modo molto simile a quello umano.

Per molti anni abbiamo ritenuto che la musica fosse una prerogativa dell'essere umano. Sono molti i libri di teorica musicale che sottolineano come la composizione di una melodia non sia un mera successione ritmica di elementi, ma un vera espressione culturale dove un ruolo fondamentale lo svolge il cervello umano, in grado di comprendere e dare significato emotivo alle note. Lo studio condotto dall'Università di  Sydney e pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science, però, rivela come fra uomo e uccello ci siano molti più punti in comune di quanto non si pensasse.

Il canto del beccaio bianconero

Immaginiamo di essere stanchi, dopo una lunga passeggiata in un bosco australiano vicino Sydney, e di aver deciso di riposarci su un fazzoletto di terra ricoperto d'erba, fra gli eucalipti e le acacie. Proprio mentre ci godiamo il meritato riposo, ecco che ascoltiamo quello che sembra essere un suono di un flauto, una melodia breve ma riconoscibile: è il beccaio bianconero.

Questo animale è considerato l'uccello con il repertorio canoro più complesso fra gli animali australiani e il filosofo statunitense Charles Hartshorne descrisse il suo canto come un "flauto magico". Le melodie variano in tutto il continente e ogni canzone è unica per ogni differente popolazione. Ogni verso che fuoriesce dal becco dell'uccello sembra essere appositamente composto da un maestro d'orchestra e spesso sono udibili duetti e cori per tutta l'Australia.

Quando devono creare una melodia questi uccelli spesso improvvisano ed è comune ascoltarli all'alba. Ad oggi sono stati descritti tre tipi di canto: il canto diurno, che è il più comune e spesso cantato dagli uccelli singoli o in coppia. Poi vi è una "canzone sussurrata", un tipo di comunicazione acustica più usata in caso di tempo umido o ventoso. In fine, nella stagione riproduttiva, il beccaio bianconero canta di notte fino all'alba con melodie più lunghe e complesse atte a impressionare le femmine.

La relazione fra ritmo e sintassi nell'uccello beccaio bianconero

Immagine

Definire queste melodie potrebbe far storcere il naso a diversi musicisti, ma per poter notare le somiglianze fra fenomeni naturali e umani è necessario analizzare le diverse sfaccettature che compongono il quadro d'insieme. In questo caso gli studiosi dell'Università di Sydney hanno preso in esame un aspetto particolare che sembra essere in comune fra musica umana e il canto del beccaio bianconero: l'elaborazione delle relazioni sintattico-ritmiche nella canzone, ovvero l'insieme dei codici del linguaggio che si unisce al ritmo della musica.

I ricercatori hanno studiato principalmente la sintassi delle canzoni attraverso la teoria dell'informazione, un metodo di indagine principalmente utilizzato dalla matematica, che ha trattato le diverse note e segnali acustici come veri e propri simboli. Questo è stato utile per "decifrare" il complesso linguaggio canoro di questi animali, scoprendo che l'ordine degli elementi della canzone è strettamente legato al ritmo.

Per poter comprendere meglio il fenomeno possiamo pensare che, proprio come avviene nelle canzoni umane, anche ogni canzone del beccaio bianconero può essere scritta su carta. Ogni nota è ritmicamente collegata a quella successiva e l'intero sparito segue un tempo che è scritto all'inizio del pentagramma. Insomma, a tutti gli effetti sembra vera e propria musica.

In ogni caso è necessaria una ricerca comportamentale approfondita per capire meglio se gli uccelli canori trattano veramente le relazioni sintattico-ritmiche in modo simile agli esseri umani, o se nel loro linguaggio possiedono altri significati. Quello che è certo è la straordinaria capacità di una ricerca di unire due mondi apparentemente distanti: quello della musica e della scienza.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social