Le vedove nere (Latrodectus mactans) non sono certamente fra gli animali più apprezzati a livello mondiale e al di là della fama che hanno ottenuto attraverso alcune opere cinematografiche e spettacolari documentari, per la maggioranza delle persone rappresentano ancora "cupi presagi di morte". In diverse parti della Florida, però, stanno scomparendo a un ritmo allarmante, provocando ingenti danni ambientali: folte popolazioni sono crollate demograficamente per colpa di una specie simile, Latrodectus geometricus, nota anche come vedova bruna.
L'articolo che approfondisce questa dinamica biologica è stato pubblicato all'interno della rivista Annals of the Entomological Society of America ed è il frutto del lavoro condiviso di alcuni docenti e dottorandi dell'Università del South Florida di St. Petersburg e dell'Università della California.
Secondo gli autori dello studio, le popolazioni di vedove nere sono entrate in crisi in Florida da quando le vedove brune hanno cominciato ad espandersi negli Stati Uniti, subito dopo la fine del Secondo Conflitto Mondiale. «Ciò avviene probabilmente perché le vedove brune si stanno comportando da specie aliene invasive, essendo originarie dell'Africa o del Sud America», afferma il Center for Invasive Species Research (CISR) dell'Università della California che monitora le popolazioni delle specie aliene di tutta la nazione.
Nonostante però il parere espresso dal CISR, non tutti gli scienziati sono certi che sia questo il motivo esatto per cui le vedove brune stanno attaccando le vedove nere. Anche perché altre specie di ragni non sono state colpite allo stesso modo e ad oggi non è stata segnalata alcuna competizione per le risorse.
Proprio per sincerarsi della natura di questo conflitto fra aracnidi, gli autori dell'articolo hanno deciso di compiere delle osservazioni in diversi contesti, dove alcuni esemplari di L. geometricus si trovavano insieme ad altri ragni. In molti casi gli scienziati hanno osservato cosa succedeva quando una vedova bruna si trovava all'interno del territorio di una vedova nera. Altre volte hanno analizzato le interazioni fra altre specie, come Nesticodes rufipes o Steatoda triangulosa, e la sovrapposizione dei loro spazi a quelli delle vedove brune. Lo scopo era quello di vedere come reagivano le vedove brune alla convivenza con ciascuna delle specie e osservare eventualmente come si esprimeva la competizione con ognuna di esse.
I risultati sono stati piuttosto esplicativi: quando gli esemplari di L. geometricus si trovavano di fronte a ragni non appartenenti al loro stesso genere, le vedove brune reagivano pacificamente nel 50-80% delle osservazioni, con una percentuale davvero bassa di casi dove un ragno uccideva e mangiava l'altro.
Quando invece le vedove brune venivano in contatto con delle vedove nere, la situazione era molto differente. La specie invasiva infatti uccideva le vedove nere il 40% delle volte, conviveva pacificamente con esse il 30% delle volte e nelle restanti osservazioni le vedove nere riuscivano a difendersi dai brutali attacchi delle vedove brune. Tuttavia, quando si mescolavano individui sub adulti di queste due specie, la situazione peggiorava. Infatti le vedove brune non completamente sviluppate uccidevano le loro "nemesi" l'80% delle volte e avevano sei volte più probabilità di uccidere le vedove nere rispetto alle altre due specie di ragni.
Gli scienziati non hanno ancora compreso perché i giovani di vedove brune sono più aggressivi. Quello che si sa è che questa specie produce in media più prole che tende a raggiungere la maturità sessuale più velocemente delle altre specie. Quindi può darsi che tutto sia legato a fattori evolutivi che portano a far competere maggiormente le vedove brune dal punto di vista spaziale.
«Bisogna anche dire che le vedove brune sono coraggiosamente aggressive e attaccano immediatamente un vicino se questo si presenta in maniera passiva – ha dichiarato uno degli autori dello studio, Deby Cassill – Dal canto loro le vedove nere sono estremamente timide, diffidenti, contrattaccano solo per difendersi e sono note per attendere parzialmente nascoste le loro prede».
Il prossimo obiettivo della ricerca sarà quello di comprendere se tale comportamento delle vedove brune sia innato o se sia un adattamento legato alla presenza delle vedove nere nel territorio in cui la loro popolazione si è espansa.