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26 Ottobre 2021
15:32

Alcuni mammiferi possono cambiare la propria routine per evitare altri carnivori

I carnivori che convivono nelle stesse aree sono attivi in momenti diversi della giornata per evitare di incontrarsi e competere per le stesse risorse. Sono questi i risultati di un nuovo studio condotto in Borneo su nove specie di mammiferi, la cui routine può essere influenzata anche dalle attività umane considerate a impatto zero.

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Avete presente quando si pianificano le partenze intelligenti per evitare di restare imbottigliati nel traffico? Oppure quando si esce di casa 5 minuti prima per sfuggire all'ora di punta in metro? Bene, a quanto pare non siamo gli unici animali a organizzare con minuzia l'orario di uscita, ma lo fanno anche alcuni mammiferi per evitare di competere tra loro. Secondo un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports diverse specie di carnivori del Borneo sono attive in orari diversi della giornata, in questo modo possono coesistere nella stessa area riducendo al minimo la competizione per cibo e risorse, evitando così di incontrarsi.

Routine differenti per evitare al competizione

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Il binturong e gli altri viverridi hanno abitudini alimentari leggermente differenti, questo consente loro di essere attivi tutti di notte

Per oltre sei anni i ricercatori hanno osservato e studiato le attività e le abitudini di ben nove specie diverse di carnivori in tre siti differenti nello stato malese di Sabah, nel Borneo. Per farlo hanno piazzato 73 fototrappole in giro per la foresta, raccogliendo oltre 37mila foto di orsi malesi, tre specie di zibetti, due felini, il tasso malese, un mustelide e un linsang, un specie di viverride simile alla genetta. Un gruppo di specie molto eterogeneo, sia per quanto riguarda le dimensioni che per le abitudini. Alcune infatti sono prevalentemente diurne, mentre altre invece sono considerate animali notturni. Tutti però hanno una caratteristica in comune: sono carnivori, e competono quindi per le stesse risorse alimentari.

L'obiettivo era quello di raccogliere quante più informazioni possibili sull'ecologia di questi animali e chiarire i meccanismi che permettono la coesistenza, per poter così proporre strategie di conservazione più adeguate. I ricercatori hanno quindi classificato gli orari di attività delle varie specie, scoprendo così che sei erano attive di notte, due erano attive durante il giorno e una era attiva indipendentemente durante tutto l'arco della giornata. Inoltre gli animali più strettamente imparentati, come le due specie di felini, mostravano una ancor più netta separazione temporale del periodo di attività. Il gatto marmorizzato (Pardofelis marmorata) preferiva essere attivo di giorno, mentre il gatto leopardo (Prionailurus bengalensis) usciva prevalentemente di notte.

Questa suddivisione temporale di nicchia consente quindi ai due felini di non pestarsi troppo i piedi, e di poter così vivere in simpatria nelle stesse zone, pur competendo per le stesse prede: uno va a caccia di notte, l'altro di giorno. Tuttavia i ricercatori hanno anche scoperto che le tre specie di zibetti (tra cui il binturong) erano tutte attive di notte, il che potrebbe essere dovuto a una competizione per le risorse più limitata e a una dieta leggermente diversa tra le varie specie.

Anche le attività umane incidono sulle abitudini degli animali

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La civetta delle palme, di solito notturna, cambia abitudini quando avvengono attività ecoturistiche di notte

Gli scienziati hanno inoltre scoperto che anche le attività umane possono influenzare il periodo di attività degli animali. Le attività di ecoturismo, come le escursioni, vengono condotte regolarmente in tutti e tre siti di studio, la maggior parte delle volte di giorno. Tuttavia in un solo sito sono state organizzate escursioni di gruppo anche di notte. Qui gli le civette delle palme (Paradoxurus hermaphroditus), che negli altri due siti avevano una chiara preferenza per le ore notturne, hanno mostrato invece un netto cambio di attività, più confuso e alterato negli orari.

I risultati dello studio suggeriscono quindi che le abitudini degli animali possono essere direttamente influenzate anche dalle attività turistiche "eco" o considerate di solito a impatto zero sull'ambiente. Dovremmo quindi valutare con maggiore attenzione l'impatto del turismo sul comportamento degli animali, anche se si tratta di ecoturismo. Infine i ricercatori ci tengono a ricordare che nonostante l'elevata ricchezza di specie dei carnivori del Borneo, quasi la metà di queste specie è minacciata di estinzione. Propongono quindi di effettuare uno studio più approfondito di almeno 2 o 3 anni per comprendere meglio i modelli di attività temporale degli animali, in particolare per l'orso malese e i zibetti, per poter così stabilire nuove misure di conservazione ancora più efficaci.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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