A volte anche i reperti più sottovalutati possono portare a grandi scoperte: è il caso di Thescelosaurus neglectus, un dinosauro erbivoro di taglia medio-piccola appartenente ad un gruppo basale e, a prima vista, privo di quelle caratteristiche sorprendenti dei suoi cugini più famosi. Come ironicamente dice il suo stesso nome “neglectus”, i fossili di questa specie sono stati trascurati fino ad oggi, quando, grazie a nuovi esami a raggi X sul cranio di Willo, un esemplare conservato al Museo di Scienze Naturali della Carolina del Nord, è stata scoperta una combinazione unica di tratti, come un ottimo olfatto e un equilibrio eccezionale, simile a quella di animali che hanno una vita almeno parzialmente ipogea. Questa scoperta apre per la prima volta all’ipotesi di un comportamento simile nei dinosauri. La ricerca è stata pubblicata su Scientific Reports.
Thescelosaurus neglectus viveva in quello che oggi è il Nord America poco prima dell'estinzione di massa della fine del Cretaceo, 66 milioni di anni fa, era lungo circa 3,6 metri e il suo nome si traduce in "lucertola meravigliosa e trascurata". Ma David Button, ex borsista presso l'Università statale della Carolina del Nord e attualmente ricercatore associato presso l'Università di Bristol nel Regno Unito, ha deciso di osservare più da vicino il cranio fossile dell’esemplare rinominato Willo. Grazie a degli esami a raggi X è stato possibile ricostruire digitalmente i tessuti molli nel cranio di Willo, come il cervello e l'orecchio interno, che erano andati perduti nel processo di fossilizzazione. Il confronto di queste strutture sensoriali con altri dinosauri e con i loro parenti viventi ha permesso ai ricercatori di determinare la dimensione relativa del cervello di Willo, nonché come fossero i suoi sensi dell'olfatto, dell'udito e dell'equilibrio.
«È ironico che i paleontologi considerino questi animali piuttosto noiosi» ha commentato Lindsay Zanno, capo del dipartimento di paleontologia presso il Museo di scienze naturali della Carolina del Nord e coautrice del lavoro. «Quando abbiamo esaminato i nostri risultati per la prima volta abbiamo pensato, sì, questo animale è semplicissimo. Ma poi abbiamo fatto un grande passo indietro e ci siamo resi conto che c'era qualcosa di unico nella combinazione dei punti di forza e di debolezza sensoriali di Willo». Button e Zanno hanno stabilito che l’udito di Thescelosaurus aveva un range limitato: il dinosauro poteva sentire solo circa il 15% delle frequenze che percepiscono gli esseri umani e tra il 4% e il 7% di ciò che possono sentire cani e gatti. Nello specifico questo dinosauro non poteva sentire i suoni acuti.
«Abbiamo scoperto che Thescelosaurus sentiva meglio i suoni a bassa frequenza e che la gamma di frequenze che poteva sentire si sovrappone con quella del Tyrannosaurus rex», ha spiegato Zanno. «Questo non significa che fossero adattati a sentire i vocalizzi del T. rex, ma di certo non era male sapere quando un grande predatore si aggirava nella zona. Per noi è più interessante il fatto che queste particolari carenze nell’udito siano spesso associate ad animali che trascorrono il tempo sottoterra».
Thescelosaurus bilanciava il suo scarso udito con un eccellente olfatto: «Abbiamo scoperto che i bulbi olfattivi, le regioni del cervello che elaborano gli odori, erano molto ben sviluppati nel Thescelosaurus», ha aggiunto Button. «Erano relativamente più grandi di quelli di qualsiasi altro dinosauro che conosciamo finora, e simili a quelli degli alligatori viventi, che possono sentire l'odore di una goccia di sangue a chilometri di distanza. Thescelosaurus potrebbe aver usato il suo senso dell'olfatto altrettanto potente per trovare invece alimenti vegetali sepolti come radici e tuberi. Aveva anche un senso dell'equilibrio insolitamente acuto, che lo aiutava a individuare la posizione del corpo nello spazio 3D, un altro tratto spesso riscontrato negli animali scavatori, anche se non possiamo dire con certezza che questi animali vivessero parte della loro vita sottoterra».
Le scarse capacità cognitive e uditive di T. neglectus, insieme agli arti potenti e ai sensi dell'olfatto e dell'equilibrio sviluppati, suggeriscono che questa specie potesse avere comportamenti simili agli animali scavatori di oggi. «Ancora non conosciamo le capacità sensoriali della maggior parte dei dinosauri», ha concluso Zanno. «Ciò rende difficile collegare con sicurezza questi tratti a stili di vita specifici, ma significa anche che ci saranno molte scoperte interessanti in arrivo. In ogni caso ora sappiamo con certezza che il Thescelosaurus neglectus non è noioso».