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5 Giugno 2024
12:46

Alcuni cani non riescono a mostrare espressioni di gioia e di paura: colpa della selezione estrema

Uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Durham ha scoperto che il processo di addomesticamento e di allevamento selettivo ha limitato la capacità dei cani domestici di utilizzare le espressioni facciali per trasmettere con efficacia i propri stati emotivi come fanno i lupi.

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Uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Durham ha scoperto che il processo di addomesticamento e di allevamento selettivo ha limitato la capacità dei cani domestici di utilizzare le espressioni facciali per trasmettere con efficacia i propri stati emotivi come fanno i lupi.

Che la selezione genetica sia arrivata ad un estremo ormai intollerabile lo vediamo ogni giorno: cani brachicefali che non riescono nemmeno a respirare, altri con displasie congenite e così via fino a patologie invalidanti e che non garantiscono nemmeno una vita dignitosa dal punto di vista anche solo fisico. Ora una nuova ricerca, pubblicata su Scientific Reports, mette in luce quanto gli esseri umani hanno inciso pure sulla espressione delle emozioni attraverso la mimica facciale riducendo nei fatti quella che era una capacità importante del "migliore amico dell'uomo" e che il suo antenato ancestrale gli aveva lasciato in dotazione.

«Abbiamo dimostrato che queste differenze morfologiche limitano la capacità dei cani di produrre con successo le stesse espressioni facciali affettive dei lupi – scrivono gli autori nell'abstract dell'articolo …  La confusione tra stati emotivi positivi e negativi potrebbe essere dannosa per il rapporto uomo-cane».

I ricercatori hanno utilizzato un esteso sistema di codifica delle espressioni facciali dei cani per confrontare poi le registrazioni video di lupi in cattività e cani domestici durante interazioni sociali spontanee e le relative reazioni agli stimoli esterni. Sono nove gli stati emozionali che sono stati identificati: rabbia, ansia, curiosità, paura, cordialità, felicità, interesse, gioia e sorpresa. Queste emozioni sono state "scelte" perché riscontrate nei movimenti facciali dei lupi con una precisione del 71%.

Per quanto riguarda i cani, invece, si è scoperto che hanno raggiunto un 65% e le emozioni più difficili da riconoscere sono state in senso positivo «la cordialità» e in senso negativo la paura.

«Le diverse morfologie facciali derivanti dall’allevamento selettivo come musi più corti, orecchie flosce, labbra pendule e rughe eccessive- scrivono gli esperti – hanno limitato la capacità dei cani di produrre la stessa gamma di espressioni facciali dei loro antenati lupi».

Secondo gli autori, questa confusione tra stati positivi e negativi potrebbe dunque essere dannosa per le interazioni cane-uomo e persino comportare rischi per la sicurezza se gli esseri umani interpretano erroneamente il comportamento pauroso o aggressivo nei cani come cordialità.

Il successo della comunicazione dello stato emotivo attraverso le espressioni facciali (oltre che la postura) è essenziale per le specie altamente sociali come i cani e lo studio fornisce la prova che una conseguenza dell’addomesticamento così estremizzato è aver tolto le espressioni fondamentali perché un individuo possa essere compreso.

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