"Verona contro ogni forma di violenza". È questo lo slogan scelto dal Comune di Verona per la nuova campagna di sensibilizzazione contro il maltrattamento animale. L'iniziativa è coordinata dal consigliere comunale delegato alla Tutela degli animali Giuseppe Rea e si avvale delle immagini del gatto Leone e del cane Aron, vittime della violenza umana.
«Sono state scelte immagini crude e forti – ha evidenziato il consigliere Rea – per scuotere il cuore e risvegliare le coscienze delle persone, che spesso vengono anestetizzate dalla frenesia della società consumistica in cui viviamo, dove i rapporti tra persone e tra l’uomo, la natura e gli animali e dove il senso stesso di pietà verso chi soffre passano in secondo piano o vengono addirittura annullati. Ricordo che gli animali sono esseri senzienti, che quindi provano dolore e hanno dei sentimenti e che quelli maltrattati non sono solo cani e gatti, ci sono cavalli, conigli e non sono solo animali d’affezione».
Sarà effettuata un’ampia diffusione sia online che offline attraverso i canali social del Comune e con l’affissione di manifesti su tutto il territorio cittadino. L’obiettivo è quello di creare consapevolezza, ma anche accrescere il senso di responsabilità di cittadini e cittadine.
Sono due le immagini selezionate protagoniste della campagna, e mostrano il cane e il gatto gravemente maltrattati, con ferite e fasciature che non lasciano dubbi sulla violenza subita. Si tratta di Aron, il cane arso vivo a Palermo, e di Leone, il gatto scuoiato vivo ad Angri, nella provincia di Salerno.
Entrambi gli animali nei mesi scorsi sono stati vittime di una violenza inaudita, e per questo sono stati al centro di un’importante reazione di denuncia mediatico-sociale, a livello nazionale che ha portato i cittadini a scendere in piazza per chiedere giustizie nelle maggiori città italiane, tra cui Roma e Milano. Le due drammatiche storie di sofferenza sono divenute un simbolo della mostruosità umana nei confronti degli animali. Nonostante le cure e l’amore ricevuti da parte dei soccorsi, infatti, entrambi sono purtroppo deceduti dopo giorni di atroci sofferenze.
La campagna di sensibilizzazione veronese ha abbracciato tutta Italia attraverso l'impiego delle immagini di Leone fornite dalla Sezione di Cava de' Tirreni della Lega Nazionale per la Difesa del Cane che ha prestato le cure al gatto, e da Martina Andò artista palermitana che ha realizzato un’immagine attraverso l’impiego dell’Intelligenza Artificiale a partire dalle foto realizzate dalla Sezione di Palermo della LAV che ha prestato soccorso invece a Aron.
Andò, intervistata da Kodami all'indomani della diffusione della sua opera, aveva spiegato la genesi delle immagini: «Quel pomeriggio del 12 gennaio, mentre pensavo ad Aron e lo immaginavo in clinica tra le mani dei veterinari che lo curavano, una profonda ondata di tristezza mi ha travolto e così ho provato a distrarmi un po’ utilizzando il computer. Proprio in quel momento ho chiesto all’Intelligenza Artificiale di rendere reale il mio pensiero, trasformandolo in un’immagine. Non ricordo precisamente la descrizione che ho dato all’AI per potergli fare eseguire il lavoro, ma ricordo di aver utilizzato delle parole chiave che per me, in quel momento, erano davvero le uniche cose che contavano: amore, cure dei veterinari, sofferenza fisica e mentale provata da Aron».
Il progetto è stato presentato questa mattina dal consigliere Rea alla presenza di Lorenza Zanaboni, responsabile Sede Territoriale LAV Verona; Rina Goffredo, presidente della Lega Nazionale Difesa del Cane (LNDC)-Sezione di Verona; Emanuela Pasetto, garante per la Tutela degli Animali del Comune di Verona; Romano Giovannoni, presidente della Consulta Tutela Animali del Comune di Verona e presidente ENPA-Sezione Verona e l’artista palermitana Martina Andò in collegamento.