Fiocco azzurro al Parco Natura Viva di Bussolengo, centro veneto di tutela delle specie minacciate e a rischio estinzione: ai primi di dicembre è nato Eracle, un cucciolo di bisonte europeo già candidato a essere reintrodotto in natura.
Eracle è figlio di Zeus e Penelope, e nei giorni scorsi è stato inserito nel reparto esterno proprio con mamma Penelope e zia Hera, che si stanno occupando insieme di accudirlo: «Dalle corna appena accennate e coperto da una bella pelliccia invernale, Eracle è nato in una stagione che in natura sarebbe stata sfavorevole – hanno spiegato dal parco Natura Viva – Per tenerlo al riparo dal freddo delle ore notturne, lo staff lo fa rientrare in stalla non appena cala la luce anche se la sua mamma, seppure alla prima esperienza, si sta dimostrando molto accorta».
Il piccolo bisonte si è ricongiunto anche con il padre, sorprendendo gli operatori del parco per la facilità con cui è avvenuto l’incontro: «Nelle foreste dell’est Europa – ha spiegato Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo – la mamma normalmente si allontana dalla mandria quando sta per partorire e vi ritorna solo dopo alcuni giorni dalla nascita del piccolo. Per questo abbiamo aspettato prima di far conoscere il nuovo nato a suo padre ma al momento del primo incontro, è stato proprio Eracle a fare il primo passo. Si è avvicinato e si sono toccati con il muso, poi Zeus lo ha leccato un po'. Famiglia ricongiunta dunque, il tutto facilitato anche da un grande affiatamento della coppia di genitori».
Il progetto per la salvaguardia del Bisonte europeo
Il bisonte europeo è il più grande mammifero terrestre del Vecchio Continente, e nella seconda metà del Novecento fu dichiarato estinto in natura. Storicamente era distribuito nell'Europa occidentale, centrale e sud-orientale e nel Caucaso. Classificato come "Vulnerable" nella IUCN Red List, il bisonte europeo è a rischio principalmente a causa della degradazione dell'habitat e della frammentazione dovuta all'attività agricola, dalla deforestazione e dalla caccia e dal bracconaggio.
Il Parco Natura Viva porta avanti un progetto a lui dedicato, finalizzato a salvaguardare questa specie nel suo habitat naturale attraverso la sensibilizzazione e il reinserimento in natura degli animali nati nel Parco. Il reinserimento in natura è iniziato nel 2004 in due aree dell'Europa Orientale: il Parco Nazionale di Poloniny in Slovacchia e la Riserva dei Monti Tarçu in Romania. Il Parco si è avvalso nel corso degli anni della collaborazione di alcune istituzioni che si occupano di tutela della fauna selvatica, Large Herbivore Foundation (LHF), Rewilding Europe, WWF Romania e Romanian Wilderness Society (SRS), e da gennaio 2016 il progetto di reintroduzione nei Carpazi Meridionali ha ricevuto le sovvenzioni dell'Unione Europea nell'ambito del programma finanziario LIFE, diventando così "LIFE RE-Bison – Urgent actions for the recovery of European Bison populations in Romania" (LIFE14NAT/NL/000987).
I Carpazi Meridionali rappresentano oggi una delle aree più idonee per la reintroduzione del bisonte europeo su vasta scala, proprio perché l'area è poco frammentata e la presenza umana è molto bassa. Ad oggi nella zona sono stati reintrodotti 73 bisonti europei, ed è anche grazie agli esemplari nati nei parchi zoologici che quest’anno l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ha potuto aggiornare lo stato di questa specie a “prossimo alla minaccia”, anche se i pericoli rimangono.
«Ci vogliono decenni di lavoro per costituire popolazioni selvatiche in grado di sostenersi autonomamente tra natalità e mortalità – ha confermato Zaborra – L’Italia ha contribuito finora con cinque esemplari, tutti nati qui e accompagnati in Romania. Staremo a vedere se toccherà anche a Eracle».