Con i loro corpi aggraziati e il mantello soffice, i musi dall’espressione tenera e le dormite acciambellati, è difficile per noi umani non prendere in braccio per dare loro carezze, baci e abbracci. Attenzioni che però non sempre ai gatti piacciono, soprattutto nelle modalità.
Questo perché si tratta di animali molto gelosi della loro indipendenza e autonomia, discendenti di predatori di cui mantengono ancora istinti specifici, ed essere quindi afferrati e sollevati da terra per essere chiusi in un abbraccio forzato è qualcosa che tendono a non gradire, come d’altronde non lo gradirebbe un essere umano. Ma approfondiamo questo tema.
Ai gatti piace essere presi in braccio?
È difficile stabilire a priori se ai gatti piace o meno essere presi in braccio. In linea generale, potremmo dire che i gatti non amano le interazioni e i contatti forzati, soprattutto se si parla di contenimento. Se è vero, infatti, che si tratta di animali che amano infilarsi in spazi angusti o sistemarsi in luoghi stretti come scatole o lavandini, è altrettanto vero che in questi casi lo fanno per scelta e non perché qualcuno decide di afferrarli e sollevarli per tenerli tra le braccia.
Ci sono poi gatti che non disdegnano di essere delicatamente presi in braccio e tenuti, ma molto dipende dal tipo di esperienze che hanno avuto nelle prime settimane di vita. Se dal contatto hanno ricevuto un’esperienza positiva, è un piacere che conservano solo se l’essere umano sa porsi in modo fisicamente poco invadente e rispettoso, privo, come detto, di costrizione.
Come capire se al tuo gatto piacciono gli abbracci
Per capire se a un gatto piacciono gli abbracci è fondamentale osservarne il linguaggio non verbale e adeguarsi.
Un gatto che si irrigidisce e si divincola, magari miagolando, quando viene afferrato e sollevato, è un gatto che non ama evidentemente stare in braccio, ed è dunque opportuno e corretto rimetterlo subito a terra e lasciarlo libero di muoversi a suo piacimento.
Di contro, un gatto che si sistema di sua volontà sulle nostre ginocchia o tra le nostre braccia e vi si accoccola, magari quando siamo seduti sul divano, o che si abbandona all’abbraccio facendo le fusa, è probabilmente un gatto che in quel momento sta apprezzando il contatto.
Quali coccole piacciono ai gatti?
Se ci si domanda, quindi, come fare le coccole al gatto senza infastidirlo o causargli stress, una premessa è d’obbligo: ogni gatto è diverso, e ogni gatto ha le sue preferenze in fatto di interazione con gli esseri umani e di contatto fisico. C’è quello che ama essere accarezzato delicatamente sul dorso, quello che predilige i grattini sotto il mento o sulla testa, quello che preferisce limitare il contatto fisico alle strusciatine. In generale questi animali non amano imposizione e invadenza da parte dell’esser umano, e interazioni troppo prolungate. Preferenza che manifestano, a volte, con piccoli morsi o zampate che non sono altro che un modo per dire “ora basta!”.
In linea generale, nelle prime interazioni con un gatto sarebbe comunque opportuno tenere presente una "mappa delle carezze" ed evitare zone intime come pancia, zampe o coda: alcuni gatti, anche se apparentemente disponibili, possono indisporsi e allontanarsi – o addirittura reagire – in caso di contatto con zone così sensibili senza aver opportunamente familiarizzato prima.