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2 Agosto 2024
20:00

Ai gatti piacciono le carezze sulla pancia?

I gatti spesso si sdraiano a pancia in su, ma questo non vuol dire che vogliano essere accarezzati: la pancia è infatti una delle zone del corpo più sensibili e molti felini non amano essere toccati in questo punto. Vediamo perché.

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Nonostante l’aspetto tenero, le zampine delicate e il pelo soffice, va ricordato che i gatti sono, di fatto, predatori. Di piccole dimensioni e ormai addomesticati (anche se la loro convivenza con gli esseri umani è iniziata relativamente di recente rispetto ai cani), ma comunque predatori che in natura cacciano in solitaria, tendendo agguati alle prede. Conservano dunque un istinto che li porta a proteggere i punti più vulnerabili del corpo: tra questi c’è sicuramente la pancia, ed è per questo che a molti gatti non piace essere toccati lì e non gradiscono le carezze sulla pancia.

Perché ai gatti non piace essere toccati sulla pancia

Il gatto è un animale molto sensibile e consapevole del proprio corpo, condizioni fondamentali per i suoi antenati per sopravvivere in natura. La pancia è un’area morbida e vulnerabile, che racchiude organi vitali, e per i gatti essere toccati in questo punto è fonte di disagio o stress. Ovviamente molto dipende dalla personalità e dalle abitudini del singolo gatto, ma trattandosi di un’area sensibile, proprio come le zampe, il micio potrebbe reagire con insofferenza se viene accarezzato in questo punto.

Capita comunque spesso che il gatto si sdrai sulla schiena mostrando la pancia: si tratta di una posizione che può comunicare, a seconda della situazione, rilassamento e confort, ma anche attitudine al gioco o semplicemente necessità di abbassare la temperatura corporea. Il fatto che il gatto mostri la pancia però non è necessariamente un invito a essere accarezzato, ed è per questo che quando accade potrebbe scostarsi o scacciare le mani “invadenti” con le zampe.

Quali carezze piacciono ai gatti?

Come detto i gatti sono animali molto sensibili e il loro corpo è composto da “zone” in cui gradiscono o meno essere toccati. Le carezze che piacciono ai gatti sono quelle sotto il mento, i classici “grattini”, e poi dietro e alla base delle orecchie e sulle guance, dietro i baffi.

Si tratta infatti di aree del corpo con ghiandole odorifere, e risultano particolarmente gradite perché, attraverso queste ghiandole, il gatto riesce a diffondere il suo odore e a creare un ambiente sereno e familiare intorno a lui, trasmettendo allo stesso tempo il suo odore sulle nostre mani. Zampe, pancia e coda sono invece sono solitamente “off limit”.

Le carezze devono inoltre essere delicate e non invadenti. È importare rispettare gli spazi del gatto, non prenderlo in braccio se non lo gradisce (non sono animali che amano essere forzatamente sollevati dal pavimento, sempre per una questione di vulnerabilità), ed è altrettanto importante fermare le carezze quando ci si rende conto che non sono più gradite.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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