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5 Febbraio 2024
15:16

Ai cittadini australiani non interessa salvaguardare alcune specie perché hanno un nome brutto

Alcuni ricercatori hanno riflettuto sulle ragioni sociali che rendono molto difficile il recupero di alcune specie di roditori presenti in Australia, ritenuti senza alcuna ragione valida degli animali sporchi e molto pericolosi.

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Il ratto di palude australiano è considerato senza un valido motivo uno degli animali più temuti dagli australiani (Wikimedia Commons)

Molti roditori australiani sono a rischio estinzione per colpa del cambiamento climatico e della distruzione dei loro habitat, ma secondo un gruppo di scienziati alla gente non interesserebbe salvarli perché, oltre ad essere simili ai topi, il loro nome comune non è sufficientemente affascinante.

In un articolo pubblicato su The Conversation, Steve Morton, ricercatore della Charles Darwin University, segnala che diversi animali come il canguro, il Quokka o gli antechini godono di maggiori attenzioni da parte dell'opinione pubblica perché hanno nomi più accattivanti rispetto al ratto di palude (Rattus lutreolus) o al ratto a pelo lungo (Rattus villosissimus). Questo "disgusto" si ripercuote poi direttamente sui finanziamenti che vengono indirizzati dal governo e dalle associazioni per la conservazione della fauna a rischio estinzione.

Già 30 anni fa altri autori avevano segnalato che alcune specie ecologicamente importanti per l'ecosistema australiano avrebbero rischiato di estinguersi anche per colpa del disinteresse manifestato dagli australiani. Così, ad esempio, specie imparentate anche solo alla lontana con il ratto delle chiaviche o il topo domestico europeo sono in serie difficoltà e necessiterebbero di un maggior aiuto da parte della comunità scientifica per sopravvivere.

«Il sentimento pubblico nei confronti di un animale è importante – spiega Morton – Può influire sulla protezione dell'habitat, sulle priorità della ricerca e della conservazione e sulla quantità di finanziamenti destinati alla protezione. Quindi nuovi nomi comuni da attribuire alle specie potrebbero significare la differenza tra la loro sopravvivenza e l'estinzione».

Delle 60 specie di roditori australiani che erano state censite sul finire degli anni Ottanta quasi 20 sono ormai estinte, mentre molte altre hanno oggi un areale notevolmente ridotto anche per colpa degli incendi che hanno colpito diverse foreste e praterie nel corso degli ultimi anni. E quasi tutte le specie in difficoltà sono quelle che presentano termini pervepiti come "brutti" nel nome.

Per comprendere meglio i danni che stanno arrecando i nomi gergali, uno studio condotto da altri scienziati australiani si è concentrato sullo stabilire quali fossero le specie maggiormente a rischio della lista Rossa dell'IUCN che presentavano nomi che inducevano sensazioni negative alle popolazioni australiane.

Come spiega Morton, i nomi comuni che generano un sentimento positivo includono quasi sempre parole come "d'oro" e "fantastico", mentre quelli che portano le persone a provare un sentimento negativo includevano "ratto", "minore" e "cieco". La parola ratto in particolare viene associata in Australia più che in altre parti del mondo alla paura, alle malattie e al disgusto e tutti gli animali che risultano vittime di questa associazione sono a rischio seppur non siano vettori di malattie: anzi, sono molto puliti e non sono aggressivi.

L'unica soluzione a questo problema è, secondo l'esperto, attribuire a queste specie dei nuovi nomi comuni che assecondino i gusti della popolazione australiana, abituata a sentire nelle proprie orecchie parole esotiche che riportano alla cultura aborigena. «Il ratto coniglio dalla coda a spazzola, Conilurus penicillatus, è un esempio di roditore pronto per essere rinominato. È un animale sorprendente e che si è estinto nel Parco Nazionale Kakadu negli anni 2000. Ora persiste solo in una manciata di regioni isolate, seppur viene considerato un orribile ratto dalla maggioranza degli abitanti – aggiunge Morton – Quanto è ingiusto che questa splendida creatura venga considerata un semplice topo, oltre a portare il peso nomenclaturale del peggior parassita vertebrato d'Australia? Forse potrebbe essere ribattezzato pakooma, dalle lingue aborigene orientali».

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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