Un 28enne è stato arrestato dopo aver aggredito i Carabinieri insieme al suo cane: è successo a Baiano, in provincia di Avellino, dove un 28enne del posto è stato fermato per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Domenica mattina, i Carabinieri sono intervenuti nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Baiano dopo che alcuni cittadini avevano segnalato la presenza di un giovane che aizzava il proprio cane contro i passanti. Subito le Forze dell'ordine sono giunte sul posto con un nucleo Radiomobile e, secondo quanto riferito, uno degli agenti intervenuti è stato ferito dall'animale, senza riportare però gravi conseguenze.
Il 28enne è stato quindi bloccato e condotto in Caserma, poi su disposizione della Procura di Avellino è stato sottoposto agli arresti domiciliari e condannato per rito direttissimo a 10 mesi di reclusione.
Una vicenda che ricorda molto da vicino quella di Rocky, il Pitbull aizzato dal suo umano durante l'arresto e ucciso con due colpi di pistola da un agente della Polizia di Stato a Napoli. Il processo è ancora in corso, e sarà la magistratura a stabilire se si è trattato di eccesso di violenza da parte della Polizia. Tuttavia, dagli atti non emerge solo la responsabilità di chi ha esploso i colpi d'arma da fuoco ma anche di chi, aizzando Rocky a intervenire, lo ha esposto a una grave situazione di pericolo.
Fortunatamente, in questa occasione i Carabinieri intervenuti a Baiano sono riusciti a bloccare il 28enne senza cagionare danni al cane, ma l'episodio prova ancora una volta che quando criminalità e mondo animale si incontrano le conseguenze negative, soprattutto per gli animali, possono essere estremamente dannose.
Oltre a mettere in pericolo la sicurezza del proprio compagno animale, il comportamento del 28enne ha anche contribuito a diffondere i pregiudizi che da tempo accompagnano alcune razze di grossa taglia, di solito simil Pitbull o siml Rottweiler, come il protagonista dell'aggressione di Baiano. Pregiudizi su cui hanno fatto chiarezza la veterinaria comportamentalista Elena Garoni e l'istruttore cinofilo Luca Spennacchio, entrambi membri del comitato scientifico di Kodami, facendo particolare riferimento alla storia del Pitbull e alla sua scellerata selezione da parte dell'essere umano.
All'indomani di quanto accaduto a Baiano, i media locali hanno riportato la notizia parlando di «un grosso cane nero», aumentando così i timori che dovrebbero essere rivolti non agli animali, ma alle persone che utilizzano esseri viventi al pari di armi.