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Ultimi giorni per i cittadini di Trieste per fare domanda per ottenere il contributo economico a sostegno delle spese mediche e farmaceutiche per gli animali domestici. Il Comune di Trieste e i Comuni dell’Ambito Territoriale di Carso Giuliano avevano avviato a ottobre una nuova procedura per la raccolta delle domande finalizzate al riconoscimento della misura, e i cittadini possono presentarle ancora sino al 31 dicembre.
Le linee guida per la richiesta e per l'erogazione dei contributi sono stati dettati dalla Regione, che ha finanziato la misura. I residenti in uno dei Comuni della ex provincia di Trieste con più di 65 anni di età e Isee inferiore a 25.000 euro possono chiedere il contributo per le spese veterinarie sostenute nel 2022 e nel 2023 per visite specialistiche, interventi di chirurgia, esami in laboratorio e acquisto di farmaci.
Le spese devono riguardare animali regolarmente censiti eal momento di presentazione della richiesta di contributo (è compresa quindi la spesa di chippatura), e possono ricevere un rimborso totale da un minimo di 50 a un massimo di 300 euro. Chi ha meno di 65 anni, ma ha un Isee inferiore a 12.000 euro, può invece chiedere il contributo fino a un massimo di 100 euro per singola prestazione, per un massimo di tre prestazioni veterinarie per singolo animale.
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Scaduto il termine per la presentazione – il 31 dicembre, come detto – sarà predisposta una graduatoria dei nominativi degli aventi diritto, in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande, e i contributi verranno erogati sino all'esaurimento del budget. Nel caso in cui l'ammontare dei contributi erogati a seguito della prima tornata risultasse inferiore alla disponibilità di budget, il Comune ha comunicato che si procederà ad una ulteriore raccolta di domande nel corso del 2024.
Il contributo dei Comuni per le spese veterinarie si sta rivelando, nel 2023, fondamentale per aiutare le famiglie a fare fronte a spese che in alcuni casi incidono profondamente sul budget. A oggi a livello governativo è prevista solo una detrazione fiscale, chiamata in modo semplificato “bonus animali domestici”, ma di fatto non si tratta di un contributo, quanto piuttosto appunto della possibilità di detrarre, al momento della dichiarazione dei redditi, sino a un massimo di 550 euro l’anno di spese veterinarie. Che tradotto nella pratica, tenendo conto della franchigia e della percentuale, consente di detrarre un massimo di 80 euro l’anno. L’onorevole Michela Vittoria Brambilla aveva avanzato la proposta di inserire nella Legge di Bilancio approvata a fine 2022 un vero e proprio bonus, 150 euro annui per ogni animale d'affezione (massimo 3) presente in famiglia iscritto nella relativa anagrafe, ma la proposta non è passata.
