Un uomo che esercitava l’attività abusiva di parcheggiatore. L’intervento della Polizia Locale. Il cane del 55enne che interviene a sua difesa e azzanna due agenti. È successo a Torre a Mare, quartiere marinaro a sud di Bari, meta privilegiata durante il periodo estivo per le passeggiate in riva al mare. Dove c’è movimento c’è spesso anche chi prova a racimolare qualche spicciolo con attività illecite, per esempio la richiesta di danaro per lasciar parcheggiare l’auto, un fenomeno frequente, tanto da indurre le forze dell’ordine a intensificare i controlli ed è quello che è accaduto esattamente domenica sera, quando una pattuglia della Polizia Locale è intervenuta in una delle aree di parcheggio della ex frazione, uno sterrato in prossimità di Lama Giotta.
Questa volta, però, i due agenti si sono trovati a dover fare i conti oltre che con il parcheggiatore anche con un molossodi grossa taglia che accompagnava l’uomo.
Il parcheggiatore, intercettato dagli agenti, ha dapprima rifiutato di fornire le proprie generalità e ha poi opposto resistenza nei confronti dei due pubblici ufficiali. Il tentativo di fermo del soggetto è stato ulteriormente ostacolato dell'aggressione dell'animale che, visto il suo compagno umano in difficoltà, ha azzannato i due agenti che hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari riportando entrambi lesioni e ferite con una prognosi di dieci giorni.
Il parcheggiatore è stato tratto in arresto e nella mattinata di lunedì è stato tradotto davanti al Giudice che ha disposto la misura prescrittiva dell'obbligo di rimanere presso la propria dimora nelle ore serali. Il cane invece è stato sottratto alla disponibilità del detentore ed affidato alla ASL per i percorsi riabilitativi e l’attuazione delle misure sanitarie richieste in caso di morsicatura.
«Un cane di grossa taglia di quel tipo finisce suo malgrado per intimorire i passanti che si avvicinino al suo detentore – ha spiegato il Comandante della Polizia Locale di Bari Michele Palumbo – E' un comportamento naturale per l’animale ed eventuali responsabilità sono da ricondurre solo in capo al suo umano di riferimento».
Anche in questo caso l’occasione è opportuna per ricordare che il comportamento del cane dipende da come il suo umano di riferimento si pone in relazione con lui. È del tutto normale che il cane cerchi di difendere il proprio pet mate.