Un programma sperimentale finalizzato a incentivare l’adozione di cani e gatti anziani da parte delle persone anziane ospitate nei centri residenziali comunali. L’iniziativa è del Comune di Roma, che ha recentemente approvato un’apposita memoria per avviare percorsi in questa direzione.
Il documento, approvato dalla Giunta Capitolina nella seduta del 3 marzo scorso, ha come oggetto “l’incentivazione delle adozioni di cani e gatti dei canili e gattili comunali e convenzionati da parte degli ospiti delle strutture residenziali per anziani”. A lavorarci sono l’assessorato all’Ambiente di Sabrina Alfonsi e quello alle Politiche Sociali di Barbara Funari, che hanno ricordato che «la presenza di un animale domestico nella vita di una persona comporta una relazione affettiva reciproca, un impegno quotidiano e un’attenzione alla cura che costituiscono elementi significativi, soprattutto in condizioni di rischio di isolamento socio relazionale», chiamando poi in causa quanto già dimostrato da numerosi studi, ovvero che la compagnia degli animali domestici ha ricadute estremamente positive sia a livello fisico sia a livello mentale ed emozionale.
I benefici della relazione con un animale sulle persone anziane
Un recente studio condotto dalla University of Michigan ha confermato che vivere con un cane o con un gatto può proteggere gli anziani dal naturale declino delle abilità cognitive, soprattutto se la relazione dura da almeno 5 anni. E alla luce delle previsioni demografiche è fondamentale per chi si occupa di salute mettere a punto strategie in grado di affrontare le patologie legate all’invecchiamento, anche da un punto di vista non strettamente farmacologico: stando alle stime, nel 2030 più del 24% della popolazione europea sarà over 65, e in Italia saranno presenti più di 13 milioni di over 65.
L’iniziativa del Comune di Roma sembra andare in questa direzione: in molte strutture residenziali sono previsti interventi assistiti con animali, che per gli esperti possono rivestire un ruolo importante nel trattare patologie croniche o neurodegenerative tipiche dell’età avanzata migliorando in modo significativo la qualità di vita delle persone anziane, e l’amministrazione capitolina ha deciso di investire in un progetto di “mutuo scambio”. L’idea è di favore l’adozione, da parte degli anziani ospiti nelle strutture residenziali di Roma Capitale, dei cani e dei gatti che si trovano nei canili rifugio e nelle oasi feline, dando priorità a quelli a loro volta più anziani.
Il Comune di Roma sosterrà le spese medico-veterinarie
«Spesso le richieste di adozione presso i cani rifugio comunali riguardano cuccioli o comunque cani giovani, e ciò comporta che i cani anziani sono destinati a vivere per sempre all’interno del canile rifugio – scrivono Alfonsi e Funari – è obiettivo dell’amministrazione favorire quanto più possibile il numero di adozioni dei cani e dei gatti presenti nelle strutture pubblica e convenzione, e alcuni anziani ospiti del co-housing i Roma Capitale hanno già manifestato interesse alla possibilità di adottare un cane e prendersene cura. L’adozione di un cane anziano da parte di una persona anziana migliorerebbe la qualità della vita per entrambi dal punto di vista emotivo e relazionale». Il Comune di Roma ha quindi annunciato l’intenzione di favorire queste adozioni con un iter più snello e rapido e supporto per le spese medico-veterinarie.
«Apprezziamo questo progetto dell’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, e dell’assessore alle Politiche sociali, Barbara Funari, e auspichiamo che gli animali siano affidati con tutte le garanzie e le sicurezze del caso, evitando leggerezze – è stato il commento del presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto – Le strutture residenziali di Roma Capitale possono essere la nuova casa dei cani e dei gatti più sfortunati, che possono recare agli ospiti gioia e motivazione. Si attiverebbe così una sinergia che innalzerebbe la qualità della vita di entrambe le parti. Ci auguriamo che però le spese medico-veterinarie siano totalmente a carico delle casse comunali e non siano previste mere “agevolazioni”, come scritto nella memoria di Giunta».