Grazie anche a Kodami, la pagina Facebook dell’Assessorato alla Tutela Animale di Galatone, in provincia di Lecce, sta mettendo insieme tanti like. Ma non solo. Da luglio ad adesso, infatti, sono stati adottati 44 cani dal canile. Un successo notevole per una Comune dove il fenomeno del randagismo è ancora fortemente presente.
Dall’arrivo della nuova assessora alla Tutela Animale, Pina Antico, i progetti che hanno preso il via nei confronti del benessere animale sono stati diversi. «Intanto premetto che pur essendo un amante degli animali non avevo davvero alcuna competenza politica nel campo – racconta a Kodami – Mi sono sempre e soltanto impegnata e attivata personalmente quando vedevo animali in difficoltà. Pertanto quando mi è arrivata la nomina ho cominciato a confrontarmi con questo mondo senza avere alcuna esperienza».
Ma spinta dall’interesse di apprendere come aiutare al meglio in funzione del suo mandato, l’assessora si è informata e ha iniziato a lavorare: «Mi sono rimboccata le maniche e ho cercato di capire in quale mondo fossi capitata e di che cosa ci fosse bisogno a Galatone per migliorare la situazione. E, come sempre si fa, mi sono avvicinata a chi ne sapeva molto più di me: le associazioni di volontariato sul territorio, tra cui per prima Il Randagino proprio in paese, e Zampa Libera e Anima Animale nelle vicinanze del canile, per sapere da loro quali problemi fossero i più impellenti a cui dare risposta».
Una visita al canile, a questo punto, era chiaramente indispensabile. «Mi sono recata nel rifugio che purtroppo non è comunale, ma si trova a 50 chilometri di distanza, per guardare quanti cani ci fossero. Li abbiamo tutti censiti con foto, descrizioni e microchip e quindi ho iniziato a vedere la situazione in maniera un po’ più chiara. A luglio c’erano 84 di cani e con un lavoro di fitta collaborazione con le realtà di volontariato già esistenti sul territorio siamo arrivati a risultati eccellenti. Primo fra tutti quello di riuscire a far adottare 44 cani con l’obiettivo mio personale di azzerare il canile, dando una dignità e una casa a tutti».
Così Antico ha cominciato a portare avanti diversi progetti, tra i quali la campagna di microchippatura: «Avendo riscontrato che molti cani di famiglia sono mancanti di microchip perché qui c’è ancora arretratezza per quanto riguarda l’educazione nei confronti degli animali, mi sono inventata la campagna del mese della microchippatura, la prima in Italia, visto che di solito viene fatta una giornata soltanto. Con un accordo con l’Asl della città, che ha fornito una settantina di microchip, e con un veterinario che gratuitamente ha offerto questo servizio ai cittadini, siamo riusciti a microchipparli tutti. Un successo che intendo ripetere, questa volta comprendendo anche i gatti, visto che quando si parla di randagismo non si possono escludere».
Un altra iniziativa che sti sta formalizzando è "Zero Cani Canile", il progetto ideato da Francesca Toto nel Gargano, per gestire il randagismo. «Francesca mi ha contattato per chiedermi di aderire alla campagna. Sono volontari della Lega Nazionale per la Difesa del Cane che, grazie a un insieme di iniziative mirate, tra cui educazione nelle scuole, sterilizzazioni e soprattutto task force per il controllo delle campagne, sono riusciti a svuotare i canili della città di Vieste in Puglia, trasformando poi questo programma in un format senza scopo di lucro esportabile, con i dovuti adattamenti, anche in altre aree geografiche».
A Galatone, manca, però ancora una certa educazione al benessere animale. «Non posso negarlo, anche se le cose stanno già cambiando e il paese sta già rispondendo. Ma per modificare questo tipo di cultura miro a mettere in campo un’attività forte di educazione sia nell’ambito scolastico per i ragazzi che per gli adulti con corsi di formazione che li rendano consapevoli di ciò che significa accogliere un cane in famiglia, di come assisterlo e accudirlo come è giusto e come merita».
Insomma, ci sono tante cose da fare ancora. «Si tratta di un assessorato molto impegnativo e delicato, va seguito con attenzione, con testa ma tanto anche con il cuore. Io amo gli animali, per carità, ma il mio è un rispetto per l’animale tale e quale a quello che si deve avere per la persona. Tutti gli esseri meritano di avere la loro dignità. La frase che uso sulla pagina Facebook, “le vite sono tutte uguali” è sì uno slogan, ma ne sono anche fermamente convinta».
Per la riuscita di tutte le iniziative e per arrivare agli obiettivi prefissati, però, Antico sottolinea ancora una volta quanto sia fondamentale l’apporto delle associazioni e del Corpo di Polizia municipale: «Non smetterò mai di ripeterlo, tutto quello che riusciamo a fare è grazie alle associazioni e agli agenti, senza di loro non si va davvero da nessuna parte».