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16 Luglio 2024
15:15

Adotta un cane in estate: ecco perché potrebbe essere questo il momento giusto

In estate aumentano gli abbandoni di animali e calano le adozioni. Adottare un cane in questa stagione può rivelarsi invece il momento ideale, perché abbiamo più tempo per impegnarci in un percorso di conoscenza reciproca che coinvolga tutta la famiglia.

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L'estate è un periodo dell'anno che molti di noi aspettano con ansia: tempo di vacanze, relax e avventure al mare o in montagna. Purtroppo però, questa stagione porta con sé anche una triste realtà: l'abbandono degli animali domestici. Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione, ogni anno migliaia di cani e gatti vengono ancora abbandonati e lasciati a se stessi, spesso condannandoli a morte o a una vita dietro le sbarre di un box, in un canile. A peggiorare la situazione, l'estate vede anche una diminuzione delle adozioni, poiché molte persone preferiscono posticipare a dopo le vacanze.

Proprio questi temi sono sempre stati al centro delle attenzioni di Kodami e la nostra annuale campagna estiva "Vacanza Bestiale" mira non solo a informare e sensibilizzare sulla piaga degli abbandoni, ma anche a promuovere un'idea – per certi versi rivoluzionaria –  che l'estate può essere proprio il momento migliore per adottare un cane. Naturalmente, l'adozione deve avvenire in maniera consapevole e responsabile. Nel farlo, possiamo non solo contribuire a combattere abbandoni e box sovraffollati, ma possiamo rendere anche le nostre vacanze davvero uniche.

Perché l'estate è il momento migliore per adottare?

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L'estate può essere un periodo perfetto per instaurare una relazione sana e duratura con un nuovo amico a quattro zampe. Durante le vacanze, infatti, abbiamo molto più tempo da dedicare al nuovo arrivato, siamo meno stressati o travolti dai ritmi lavorativi e dagli impegni quotidiani, e possiamo concentrarci maggiormente sull'inserimento del cane nel nostro nucleo familiare. Adottare un cane in estate permette anche di farlo in un ambiente fisico e sociale più rilassato e sereno, dove tutti i membri della famiglia possono partecipare attivamente all'accoglienza del nuovo componente.

Naturalmente, si tratta sempre di una decisioni importante, carica di responsabilità, che va fatta sempre in maniera consapevole. Qualsiasi sia la stagione dell'anno, la prima cosa da fare è impegnarsi in un percorso di conoscenza che consenta sia alla famiglia umana che al cane di comprendersi e di cominciare ad istaurare un legame e una importante base di fiducia reciproca. Iniziare un percorso di conoscenza reciproca, è fondamentale soprattutto se si adotta un cane adulto dal canile. Prendersi del tempo per conoscersi, capire necessità ed esigenze, è un passo cruciale per iniziare qualsiasi relazione.

Inoltre, è indispensabile anche chiedersi sempre se siamo davvero pronti per questo passo che durerà "per sempre". E proprio per aiutarvi a riflettere su questa importante decisione, abbiamo realizzato un questionario chiamato "MiFido", che potrà darvi una maggiore consapevolezza e prepararvi al meglio verso l'adozione. Si tratta naturalmente di un primo test non esaustivo: se decide di compiere questo passo, rivolgetevi sempre a persone, associazioni e rifugi che badano al benessere di tutti i membri che faranno parte della relazione a cui state pensando di dare vita, inclusi voi stessi.

Perché in estate calano le adozioni?

Il periodo estivo rappresenta una doppia difficilissima sfida per i canili e i rifugi: da un lato, l'aumento costante degli abbandoni; dall'altro, un drastico calo anche delle adozioni. Molte persone decidono infatti di rimandare l'adozione di un cane a dopo le ferie, per evitare complicazioni nell'organizzazione delle vacanze o per essere più "liberi". Tutto questo, porta quindi a un inevitabile incremento del numero di animali presenti nei rifugi, creando situazioni di forte sovraffollamento e stress sia per gli animali che per gli operatori.

Eppure, rimandare un'adozione come si fa per l'iscrizione alla palestra o all'inizio di una dieta, significa molto spesso perdere l'opportunità unica di offrire a un cane una nuova vita proprio quando ne ha più bisogno. Adottare in estate, invece, può trasformarsi non solo in un atto di grande responsabilità e amore che non conosce stagioni, ma anche in un aiuto concreto che può cambiare più di una vita: quella che abbiamo deciso di legare per sempre alla nostra e quelle dei cani e degli operatori che continueranno a vivere in rifugi e canili che, si spera, saranno meno affollati.

La piaga dell'abbandono

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Ogni anno, circa 80.000 gatti e 50.000 cani vengono ancora abbandonati in Italia. Di questi, l'80% muore a causa di incidenti stradali, malnutrizione o maltrattamenti (dati LAV). Abbandonare un animale domestico significa, quasi sempre, condannarlo a morte. La piaga degli abbandoni, soprattutto in estate, è quindi reale e purtroppo costante. Nemmeno la pandemia, che aveva visto un illusorio incremento delle adozioni, ha fermato questo triste fenomeno, come vi abbiamo raccontato attraverso la nostra video-inchiesta "Il patto tradito".

Un fenomeno che, tra l'altro, si conferma un problema non solo italiano, ma europeo. In Francia, per esempio, si stima che ogni anno vengano abbandonati tra i 100.000 e i 200.000 animali domestici, con il 60% degli abbandoni che si verifica proprio durante l'estate. Affrontare questa piaga richiede quindi un impegno collettivo e una maggiore consapevolezza da parte di tutti noi. E se adottare un cane in estate potrà sembrare una piccola goccia nel mare, può essere anche una risposta concreta e significativa: offrendo a questi animali la possibilità di una nuova vita contribuiamo a contrastare questa piaga.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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