La passione per gli animali la portava a vivere in prima linea. Ancora oggi rimane nella memoria la sua battaglia più di 10 anni fa contro il primo caso italiano di zooerastia. Se n'è andata a 80 anni Ester Valzolgher, la storica presidente della sede di Bolzano della Lav, la Lega anti-vivisezione. Ne fu la fondatrice nel 1980 e oggi la sua scomparsa pesa nel mondo dell'ambientalismo altoatesino. «Era una donna combattiva, con un forte amore per gli animali che ha dimostrato facendosi valere nelle istituzioni – spiega a Kodami il presidente nazionale della Lav, Gianluca Felicetti – Era una persona che aiutava sempre gli animali, non solo per strada o nei canili. Lavorava per la Provincia e aveva compreso, fin da metà degli anni Ottanta, come le leggi potessero essere importanti per la loro tutela».
Nella seconda metà degli anni Novanta si è impegnata per la costituzione di uno dei primi uffici comunali sui diritti degli animali, a Bolzano. E' Felicetti a ricordare poi l'indagine che nel 2010 portò un allevatore della provincia di Bolzano a essere condannato a due anni di reclusione per zooerastia per lo sfruttamento dei cani per film pornografici. «Fu la protagonista di questa grande indagine dei carabinieri: ricordo ancora come la notizia ebbe una ribalta nazionale. Su questa vicenda lei e il nostro avvocato di Bolzano sono stati sempre presenti, fino alla condanna di questa persona», aggiunge il presidente.
Ester è sempre stata legata alle attività a tutela dei diritti degli animali in Alto Adige. E non mancava di far sentire la sua voce negli organismi di governo della Lega anti-vivisezione. «Veniva a tutti gli appuntamenti nazionali, come il Congresso nazionale – spiega Felicetti – Sabato faremo un Congresso e la ricorderemo in apertura della nostra riunione. Era una persona sempre presente e disponibile, molto radicata nel suo territorio di frontiera». E proprio questo suo essere in una zona di confine la portò ad avviare un dialogo con le associazioni a tutela dei diritti degli animali di Austria e Germania.
Aveva da qualche anno passato il testimone della presidenza della Lav di Bolzano. Oggi «l'intenzione» sottolinea ancora Felicetti, «è quella di realizzare un evento pubblico in suo ricordo non appena le normative anti-Covid lo permetteranno».