Il guardiano della piazza, talmente buffo da strappare sempre un sorriso. Ma anche fiero, presente e scrutatore. La Spezia piange Cesare, la mascotte del Quartiere Umberto I. Il Boxer se ne è andato, a soli sette anni, lasciando le sue persone di riferimento e tutti i cittadini nello sconforto ma con un bellissimo ricordo.
«Non potrò più vederti, non potrò più abbracciarti e sussurrarti quanto ti amo», scrive il suo pet mate Andrea Canini che, insieme a Barbara Pesarin, è anche l'organizzatore del Carnevale a quattro zampe in memoria di Valentina Pesarin. «Io non so cosa c’è lassù, se tu continuerai a seguire i miei passi, a vedere quanto amore provo per te – continua Canini – di sicuro so l'amore che tu provi per me, so che dopo le gioie vengono le lacrime troppe, ma fino allora non devi preoccuparti la tua zampa avrà sempre la mia mano accanto, come è sempre stato…sei il mio Cesare, il Cesare di Ciassa Brin».
Al cordoglio per la scomparsa di Cesare si è unito anche il sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, amministratore molto attento alle esigenze degli animali in città e tra i primi in Italia ad aver creato un cimitero dedicato agli animali da compagnia. «Lo conoscevano tutti, Cesare, il bullo di Ciassa Brin, che da oggi non c’è più – ha scritto su Facebook il sindaco – Si soffre tantissimo, quando si perde un amico a quattro zampe, lo so bene anch’io. Un abbraccio a Andrea Canini e a tutto l’Umbertino, di cui Cesare era a tutti gli effetti la mascotte. Buon ponte!».
Cesare era chiamato da tutti “il bullo di piazza Brin” non come riferimento alla sua razza (era un molossoide) ma per il suo atteggiamento in apparenza da "duro" anche se avvicinato si stiracchiava subito sulla panchina della piazza avvicinandosi affettuosamente in cerca di coccole.