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16 Giugno 2021
12:19

Acerra, sequestrati per maltrattamento e abbandono tre cani tenuti a catena

Le guardie zoofile dell'OIPA hanno sequestrato tre cani detenuti in pessime condizioni e legati a una catena ad Acerra, in provincia di Napoli. Gli animali vivevano in condizioni igieniche pessime e in strutture fatiscenti. I cani sono affidati a un rifugio e la persona che li deteneva è stata denunciata per maltrattamento animale e abbandono.

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Le guardie zoofile dell'OIPA di Napoli hanno sequestrato tre cani detenuti in pessime condizioni e legati a una catena ad Acerra, in provincia di Napoli. Gli animali, due femmine e un maschio, vivevano in condizioni igieniche pessime e in strutture fatiscenti. I cani sono stati messi in salvo e affidati al rifugio Fido e Felix di Frattaminore. La persona che li deteneva è stata quindi denunciata per violazione dell'articolo 544 ter sul maltrattamento animale e del 727 sull'abbandono.

I tre cani vivevano legati ognuno a una catena di appena un metro, che non permetteva loro nemmeno di uscire dai ripari fatti di lamiere. Proprio sul tema dei cani legati a catena, inoltre, la regione Campania ha da poco introdotto le sanzioni che puniscono finalmente chi detiene gli animali in queste condizioni orribili. Ne avevamo parlato direttamente col consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, promotore dell'emendamento che colmava il vuoto amministrativo che non prevedeva multe nonostante il divieto. La Campania è adesso la regione con la normativa in materia più severa rispetto alle altre e prevede che multe che vanno da un minimo di 300 € a un massimo di 2mila.

Ancora oggi, purtroppo, sono in molti a tenere cani perennemente legati a una catena e sono pochissime le regioni italiane a punire questo tipo di maltrattamento. Una situazione legislativa piuttosto lacunosa e fin troppo trascurata, evidenziata nel primo rapporto "Verso il divieto di tenere i cani legati alla catena" realizzato da Green Impact e Save The Dogs and Other Animals.

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Attraverso il comunicato Antonio Di Micco, coordinatore delle guardie zoofile OIPA per la Campania e il Molise, sottolinea le drammatiche condizioni igieniche in cui vivevano gli animali: «I tre cani erano detenuti in un box realizzato con materiali di fortuna, legno marcio e lamiere di ferro arrugginito – ha spiegato Di Micco – A terra c'era del pietrisco misto a rifiuti vari dove abbiamo trovato avanzi di cibo, escrementi, larve di zecche e di zanzare, anche nell'acqua melmosa a loro disposizione».

Anche lo stato di salute dei tre cani era piuttosto preoccupante: «Uno dei tre esemplari, in particolare quello bianco/beige, di taglia medio-piccola, aveva escoriazioni diffuse all'altezza del collo, presumibilmente causate dal collare mentre la femmina, taglia piccola, di colore beige, presentava un evidente stato di malnutrizione/deperimento» ha raccontato la guardia zoofila. In attesa del processo i tre cani si trovano ora in custodia giudiziale e potranno essere affidati provvisoriamente a famiglie in grado di dar loro finalmente affetto, serenità e una condizione di vita dignitosa.

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