Accarezzare un cane è un'esplosione di benessere che non dà solo un piacere sensoriale, ma provoca addirittura delle alterazioni a livello cerebrale.
Lo conferma un nuovo studio condotto da un team di scienziati dell'Università svizzera di Basilea e pubblicato sulla rivista scientifica Plos One il cui obiettivo era monitorare l'attività cerebrale durante l'interazione degli esseri umani con i cani.
La scoperta più interessante è stata che accarezzare un cane aumenta l'attività della corteccia prefrontale, ovvero quella che aiuta a gestire e regolare i rapporti sociali ed emotivi.
Per comprenderlo, gli studiosi hanno messo a confronto la reazione del cervello umano alla vicinanza e all'accarezzamento di un cane con quella di un peluche. Attraverso una tecnologia a infrarossi non invasiva, gli scienziati hanno voluto osservare l'attività della corteccia prefrontale in tre situazioni differenti: quando le persone vedevano gli animali, quando si sedevano accanto a loro e quando li accarezzavano. A seguire, i tre scenari sono stati ripetuti con gli animali di pezza.
Le analisi hanno rivelato che in tutti coloro che si trovavano accanto al cucciolo vero è stata registrata una particolare e rilevante attività nella corteccia prefrontale, la regione del cervello che appunto regola le emozioni. Nello specifico, l'attività era più intensa mentre si accarezzava un cucciolo e persisteva anche quando il cane veniva fatto uscire.
Molto diversa invece era l’attività cerebrale avendo vicino un animale di pezza: il cambiamento nella stessa porzione cerebrale era molto modesto.
Tali risultati, confermerebbero, in sostanza, che mentre l'accarezzamento di un pelouche agisce solo a livello di tatto, il rapporto con il cane vero garantisce una stimolazione globale. L'approccio con un cane, infatti, produce una quantità enorme di stimoli, creando un coinvolgimento totale.
Del resto è ormai appurato quanto siano straordinari gli effetti del contatto con un animale. I cosiddetti Interventi Assistiti con gli Animali (Iaa), o più semplicemente detti Pet Therapy, sono pratiche molto utilizzate soprattutto in presenza di determinate condizioni, con persone affette da Alzheimer o in casi di autismo.
I benefici del rapporto con un cane sono moltissimi del resto sempre: relazionarsi con un animale, infatti, aiuta a gestire lo stress, l'ansia e la depressione, grazie al flusso di stimoli che l'animale rivolge all'essere umano.
E' molto importante però chiedersi sempre se il nostro piacere nell’accarezzare un cane coincide con il suo benessere. Bisogna rispettare l'altro e per farlo è necessario sapere se e quando è il caso di toccare un cane, come lo si accarezza e dove: per l'altro può infatti essere un piacere ma anche un fastidio.
Nei rapporti tra umani e animali spesso i primi sono molto invasivi nell'approccio, tanto nei confronti del cane di casa che di uno incontrato per strada: è fondamentale sapere come "muoversi" per evitare alcune situazioni spiacevoli. Su Kodami abbiamo pubblicato anche una "mappa delle carezze" che può essere davvero molto utile.
Di certo c’è che il cane va osservato e ascoltato. Perché sarà lui stesso a “dire” se desidera quella carezza o se è meglio evitarla o quando smettere di farlo. È chiaro che per interpretarlo nel modo giusto la conoscenza del proprio animale, delle sue esigenze, di ciò di cui ha bisogno, delle sue motivazioni è tutto.
Del resto, la base di un rapporto sereno è sempre e prima di tutto la fiducia: far comprendere sempre quali sono le vostre intenzioni e al contempo capire le sue.
Una domanda quindi, quando viene quella voglia improvvisa di toccarlo, sbaciucchiarlo e accarezzarlo dappertutto, è sempre giusto porsela e la risposta va cercata con attenzione: la voglia che sento di accarezzarlo la rivedo anche in lui? E come me la sta dimostrando?