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11 Ottobre 2023
17:39

Abbattuto il quarto lupo in un anno in Tirolo

Abbattuto il quarto lupo in un anno in Tirolo. Il corpo senza vita dell'animale sarà analizzato a Innsbruck. Il nuovo abbattimento è il risultato della nuova normativa approvata questa primavera.

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lupo

Abbattuto il quarto lupo in un anno in Tirolo. Il corpo senza vita dell'animale come da prassi è stata portata all'Agenzia per la salute e la sicurezza alimentare (AGES) di Innsbruck per essere esaminata.

Il nuovo abbattimento è il risultato della nuova normativa approvata questa primavera in Tirolo che prevede una procedura semplificata per gli abbattimenti dei grandi carnivori. La legge prevede infatti che gli animali vengano abbattuti tramite decreto dell'autorità locale senza che possa essere chiesta una sospensiva. Ciò significa lasciare gli animalisti privi di ogni strumento per fermare gli abbattimenti di lupi, specie considerata particolarmente protette dal diritto internazionale. La legge infatti è entra in vigore contro il parere delle autorità europee, ma potendo contare su un vasto consenso popolare.

Oggetto della procedura di abbattimento semplificato sono tutti i grandi carnivori che si avvicinano ripetutamente ad aree abitate o edifici e stalle frequentate da persone entro un raggio inferiore a 200 metri. In questa casistica, secondo quanto riferito dal Land, ricade anche il quarto lupo abbattuto, individuato come responsabile dell'uccisione di alcune pecore che si trovavano all'interno di un pascolo protetto da una recinzione anti-lupo nella Gailtal, valle dell'Austria meridionale.

Secondo dati preliminari diffusi dal Land, quest'anno nel Tirolo orientale sono stati uccisi dai lupi poco più di 100 ovini e una capra, nove pecore sono state invece sono state preda dello sciacallo dorato, mentre sono circa 200 gli animali che risultano dispersi.

Il governatore provinciale Josef Geisler, del Partito Popolare Austriaco, già dopo il primo abbattimento di questa estate ha ringraziato i cacciatori per il lavoro svolto. Sono proprio i cittadini con regolare permesso di caccia a poter imbracciare il fucile per attuare le ordinanze di abbattimento emanate dal governatore provinciale.

Secondo uno schema che sta travalicando i confini e penetrando anche in Italia, l'abbattimenti dei grandi predatori è considerato il metodo preferibile per gestire la coesistenza con le persone e soprattutto con le attività zootecniche. Anche in Trentino, infatti, l'amministrazione guidata da Maurizio Fugatti ha emanato un'ordinanza per uccidere due lupi scelti a caso nel branco protagonista di alcune predazioni nella Malga Boera. I lupi della Lessinia però, al contrario dei vicini tirolesi, sono salvi grazie ai ricorsi presentati dalle associazioni animaliste che sono stati accolti dai giudici del Consiglio di Stato.

Le cose potrebbero presto cambiare anche in Italia alla luce dei veloci mutamenti normativi attuati dal Governo Meloni, a cominciare dalla ricostituzione del Comitato tecnico faunistico venatorio, l'organo consultivo del Ministero dell'Agricoltura composto prevalentemente da esponenti del mondo venatorio e delle organizzazioni agricole, che dovrà occuparsi delle controversie relative ai calendari venatori e anche dei fascicoli riguardanti i selvatici, come aveva ipotizzato a Kodami Roberto Cocchi che nel Comitato occupa il posto riservato all'Ispra: «Il risalto anche mediatico avuto da orsi e lupi potrebbe spingere chi presiede il Comitato a esprimersi con un ordine del giorno in questi termini».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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