Remi cerca qualcuno che possa adottarlo e curarlo. È un cavallo che è stato abbandanato in aperta campagna nel torinese e ora il Comune di San Carlo ha lanciato un appello per la sua adozione. Era privo di microchip e di tatuaggio per il riconoscimento quando è stato avvistato al confine con Nole, in località Sant'Apollonio.
Nonostante le ricerche della sua persona di riferimento, nessuno si è fatto vivo. L’animale ha tra i 18 e i 20 anni e purtroppo è quasi cieco. Ma nonostante il problema alla vista, per i veterinari, è in buone condizioni di salute: zoccoli e denti sono infatti ben tenuti.
In questo periodo è stata l’Amministrazione sancarlese ad occuparsi del suo mantenimento e delle prime cure, affidandolo temporaneamente a un maneggio del Ciriacese. Ma ora ha bisogno di un pet mate che si prenda cura di lui. Chi fosse intenzionato ad adottarlo, può fare riferimento al Comune di San Carlo, al numero telefonico 011.9210193, o alla mail: comune@comune.sancarlocanavese.to.it.
Remi è di indole buona e si fa accarezzare tranquillamente ma ha bisogno di uno spazio adeguato e di una persona competente.
Mantenere un cavallo è faticoso e costoso, con la crisi economica dovuta al covid che ha bloccato per lungo tempo le attività economiche, molti pet mate hanno rinunciato al proprio cavallo che, in media, può arrivare a costare 2mila euro all'anno per il mantenimento più dai 250 euro ai 400 per la pensione in maneggio. Così si sono moltiplicati gli annunci di vendita online. Molte persone hanno svenduto il proprio animale, pur di liberarsene. Qualcuno ha pure regalato i propri equini a maneggi o a privati, in modo da non dover più spendere soldi e tasse per prendersene cura. Nei casi peggiori, come in quello di Remi, si è arrivati all'abbandono che anche nel caso del cavallo è un reato penalmente perseguibile. Recita, infatti, il codice: "Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze".