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14 Febbraio 2024
18:00

Abbandonati dentro una cassetta di birre, i cuccioli Michi e Gigi ora sono stati adottati grazie a Kodami

Michi e Gigi erano stati abbandonati mesi fa in una periferia di Sciacca, in Sicilia. Dopo esser stati curati dalle volontarie, hanno finalmente trovato adozione e vivono felici con le loro nuove famiglie.

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«Sembrava impossibile, ma ce l’abbiamo fatta». Esordiscono così le volontarie della Lav sezione di Sciacca, in provincia di Agrigento, riguardo all’adozione dei cuccioli Michi e Gigi, recuperati nel settembre scorso, dopo un abbandono in una periferia della città.

Grazie agli appelli lanciati su Kodami, infatti, i due cuccioloni di taglia grande hanno trovato adozione e poche settimane fa hanno raggiunto le proprie famiglie, iniziando così una nuova storia stavolta fatta di rispetto, comprensione e coccole illimitate in cui il tradimento umano, subìto dopo l’abbandono, è oramai soltanto un lontano ricordo.

I due cuccioli erano stati battezzati con il nome dei santi del giorno del loro ritrovamento: Michele e Girolamo. Infatti il responsabile del loro abbandono, secondo il racconto delle volontarie, non avrebbe scelto casualmente quella data per disfarsi dei cuccioli ma lo avrebbe anzi progettato, sicuro di non trovare nessuno per le campagne dato che i cittadini erano diretti verso il quartiere di San Michele per i festeggiamenti.

Le condizioni di Michi e Gigi al momento del ritrovamento, erano terribili: ricoperti di fango, pulci e zecche, denutriti e a rischio assideramento. Chi li aveva vigliaccamente abbandonati, infatti, li aveva infilati in una scatola per birre di cartone che aveva velocemente assorbito tutta l’acqua del terreno, con la conseguenza che i cagnolini erano bagnati fradici non avendo altro riparo in cui sostare.

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Ora tutto questo è soltanto un brutto ricordo che con l’aiuto delle rispettive famiglie diventerà via via sempre meno amaro. Gigi è stato adottato a Milano, dalla famiglia di Dario, che raggiunto da Kodami, racconta: «Adottare è un gesto di grande valore ma che richiede altresì una grande responsabilità da parte degli umani che decidono di aprire le porte della propria casa ad un animale. Noi piangiamo ancora la morte del nostro amato cane, avvenuta 2 anni fa, e solo adesso ci siamo sentiti pronti a ridare tutto il nostro amore a Gigi. Avevamo letto il suo appello sui canali di Kodami e ci aveva proprio colpito il discorso sulla taglia grande, da molti sottovalutata e che invece era proprio quello che cercavamo noi: un cane con un fisico e un cuore grande, da accogliere nella nostra famiglia. Gigi ha già rubato il cuore di tutti noi. E’ chiaro che ha bisogno dei suoi tempi per familiarizzare, per abituarsi a nuovi ritmi e odori, ma noi non abbiamo fretta e gli lasceremo tutto il tempo di cui necessita».

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Michi, invece, è stato adottato a Ravenna con un’adozione di coppia: il cucciolo, infatti, è arrivato nella sua nuova casa insieme a Giorgia, una cagnolina anche lei con un passato difficile alle spalle che era ospite del rifugio “Oasi Ohana” di Santa Margherita di Belice, in provincia di Agrigento.

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«Dopo il primo colloquio con la famiglia di Gigi, è arrivata una richiesta di adozione di coppia per entrambi i fratelli, ma uno di loro era già in pre affido e non avremmo voluto destabilizzare le cose o “rovinare” i loro destini – racconta a Kodami Francesca Bassissi, la volontaria Lav che si è occupata dell’iter di affido di entrambi i cani – Inoltre, l’adottante richiedeva un maschio e una femmina e così abbiamo pensato di unire a Michi una compagna che era ospite del rifugio della volontaria Chiara Calasanzio. Li abbiamo monitorati e fatti convivere insieme per un po’ di tempo, per capire le loro interazioni, e ciò che è successo è stato magnifico: sin dal primo istante si sono amati e sembravano legati da sempre».

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Un’adozione, quella di Michi, che ha cambiato anche il destino di un’altra cagnolina, Giorgia, per cui i volontari cercavano ormai da mesi una famiglia che sembrava non arrivare mai, a causa della taglia grande, che aveva spaventato tanti aspiranti adottanti prima di quella attuale.

Ora le volontarie si augurano che molte persone possano cogliere da queste adozioni un significato profondo, che si possa tradurre in una voglia di adottare un essere vivente, al di là delle sue caratteristiche fisiche e della sua taglia e dunque slegata da ogni pregiudizio.

«E’ chiaro che un cane più grosso ha bisogno di più spazi e richiede una gestione più attenta, soprattutto nel soddisfare le sue esigenze fisiche, che vanno dalle passeggiate ai momenti di interazione sociale – dichiara la volontaria Silvana Fazio – ma la taglia non può e non deve essere percepita come un limite. Anche i cani grandi possono vivere in appartamento e creare un legame profondo con gli esseri umani. Basta solo ascoltarli, capirli e rispettarli, ma questo è un discorso che riguarda tutti gli esseri viventi».

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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