Una gattina è stata abbandonata in un cartone a Bari, su un ponte che collega la strada provinciale con il quartiere Santa Rita. La cucciola, di poche settimane, è stata salvata da alcuni volontari nella mattinata di mercoledì e ora cerca qualcuno disposto ad adottarla.
A coordinare le operazioni è stato Biagio Diana, papà della ragazza che ha notato la gattina e noto in città con il soprannome di “Zio Gino”, in qualità di organizzatore della consueta manifestazione “SpaccaBari”. «Mia figlia ha notato questa scatola che si muoveva – ha raccontato a Kodami – ho finito di lavorare e sono arrivato sul posto ma la gattina era spaventata, non si lasciava avvicinare. Le ho portato da mangiare e mi sono ripromesso di tornare il giorno dopo per provare a portarla con me».
Il giorno dopo Gino torna per recuperare l’animale. La gattina, nel frattempo, ha provato ad avventurarsi fuori dalla scatola infilandosi in uno scarico per l’acqua piovana. Il ponte si trova sulla lama del torrente Picone, una canale normalmente asciutto che serve per il deflusso delle acque in caso di importanti precipitazioni. L’altezza del ponte è di diversi metri. Gino capisce che serve un aiuto, la gattina rischia di cadere: «Ho subito chiamato Vanni e Mario, due amici volontari amanti degli animali – continua a spiegarci – serviva un retino. Siamo riusciti così a completare il recupero e a salvarle la vita».
La micetta per fortuna sta bene, è stata pulita e nutrita da Gino e dai suoi compagni. Hanno scelto di chiamarla Rita, in onore della Santa da cui prende il nome il quartiere. Ha un bel manto nero e gli occhi verdi. Soprattutto cerca qualcuno che la possa adottare. Il numero di telefono è 3293355016.
«Bisognerebbe migliorare il sistema – è la riflessione dell’uomo – L’ideale sarebbe avere del personale dedicato per il recupero tempestivo degli animali in difficoltà. Seguendo i canali ordinari, chiamando cioè la Polizia Locale, ci sono diversi passaggi che possono rallentare il soccorso. Lo dico con spirito costruttivo, troviamo il modo per migliorare quello che già si fa».
Qualcosa pian piano si sta muovendo. Daniela Fanelli, Delegata al Benessere Animale e al Randagismo della Città Metropolitana di Bari, oltre ad essere Coordinatrice Regionale ENPA per la Puglia, interpellata da Kodami, ha fatto il punto sulla situazione: «Alcuni anni fa si era proposto un servizio di recupero da affidare alle associazioni – ha spiegato – ma la ASL chiedeva la presenza di un mezzo idoneo, di cui purtroppo nessuno aveva la disponibilità. Tutto è migliorabile. Per esempio si sta lavorando per realizzare un’oasi felina. È stato fatto uno studio di fattibilità. Si tratterebbe di un’opera importante ma questo richiederà del tempo – ha concluso – registriamo comunque nelle istituzioni la sensibilità nel voler trovare delle soluzioni».