Abbandonata da cucciola in un giorno d’estate del 2020, sotto il sole cocente della campagna di Bari, e crudelmente legata a una rete. Ha sperato fino all'ultimo momento che qualcuno tornasse a prenderla, ma così non è stato. Quando l'hanno trovata non riusciva neppure più a muoversi, aveva caldo e molta sete.
Dopo una segnalazione giunta alla Polizia municipale del territorio, la piccola è stata recuperata e condotta in ambulatorio veterinario affinché venisse accertato il suo stato di salute e per il controllo del microchip, di cui è risultata sprovvista. Era molto spaesata. Si guardava attorno e cercava sostegno con lo sguardo: «Mi ha da subito trafitto il cuore − racconta Erica Franco, volontaria LAV di Bari − Mi sono recata prima presso l'ambulatorio veterinario e poi in canile per conoscerla, vederla, fotografarla, nella speranza di trovarle subito casa ma cosi non è stato».
Dea, questo il nome dato alla cucciola, dopo circa una settimana è finita in canile, come da prassi, e dopo altri quattro mesi è stata spostata in un'altra struttura, un canile privato di Bari. Le sue condizioni di salute, tuttavia, si sono improvvisamente incrinate: era dimagrita, aveva perdita di pelo e la presenza di croste sul muso. Purtroppo Dea si era ammalata di Leishmaniosi.
«Il destino si era accanito su di lei, non solo l'abbandono, la vita in gabbia, anche la malattia − ricorda Erica − Cos'altro doveva sopportare questa povera creatura? Quanto tempo ancora avrebbe retto chiuso in una gabbia e malata?».
A quel punto, Erica prende una decisione e con l'aiuto di altre amiche volontarie a dicembre 2020 tira fuori Dea dal canile intestandosi il microchip: «L'ho condotta in una pensione privata per cani. Era cosi spaventata, non poteva immaginare che la sua vita stava per cambiare in meglio. Da subito abbiamo cominciato la profilassi sanitaria, il cibo buono, le analisi del sangue, la terapia per la leishmania con le iniezioni».
Giorno dopo giorno, Dea da cucciola indifesa è rinata, mostrandosi sempre attiva, desiderosa di contatto umano e, soprattutto, di libertà. «Una vera guerriera, non ha mai mostrato segnali di cedimento».
Oggi Dea è una cagna meravigliosa, è sempre in pensione e attende ancora il suo umano, qualcuno che desideri condividere la sua vita con lei. «Dea è attiva, curiosa, fortemente orientata verso gli umani, bisognosa di una guida e di far parte di una vera famiglia.
Taglia grande, 30 kg, simil Rottweiler, 2 anni e mezzo. È guarita dalla leishmania. Non è compatibile con i gatti».
Per informazioni contattare il numero 3478844781, oppure inviare una mail a segnalazioni@kodami.it
Fonte | Fuori di Coda