Mobilitazione tra i volontari genovesi per la storia di Tyson. Il cane era stato trovato denutrito lo scorso marzo in un appartamento vuoto, in seguito ad uno sfratto esecutivo, con un cartello appeso alla parete del soggiorno: "Non possiamo più tenerlo". Era intervenuta la Polizia Locale di Genova che lo aveva affidato alla Croce Gialla e Tyson era finito in custodia al canile.
Negli ultimi undici mesi le volontarie del Monte Contessa si sono occupate della sua riabilitazione: riportarlo al peso forma, fargli fare delle lunghe passeggiate, poiché il cane soffriva anche di artrite alle zampe posteriori e, infine, cercargli una famiglia. Cosa che è effettivamente avvenuta con successo: due settimane fa Tyson è entrato nella sua nuova casa accolto anche da una bambina con cui erano diventati già inseparabili. Qualche giorno fa la notizia: l'ex persona di riferimento lo rivuole indietro e, carte alla mano, al momento legalmente non c'è nulla che si possa fare. Così il cane è stato strappato dalle braccia della piccola e riconsegnato alla persona che un anno fa lo ha abbandonato in quelle condizioni, compatibili con il reato di maltrattamento animali.
Sono passati cinque giorni e non ne passa uno che le volontarie non si diano da fare per rendere pubblica la situazione e far tornare indietro Tyson. Dall'Ufficio animali del Comune per ora solo una risposta via mail: «Preme informarvi che a tutela del benessere del cane Tyson, già sottoposto in passato a stress dovuto alla nota situazione, è in corso una verifica della linearità della procedura così come deciso dall'Ass. Corso, al fine di evitare che tali episodi possano ripetersi in futuro nonché attuare azioni correttive laddove opportuno».
Così, chi si è occupato a lungo tempo del simil Pitbull ha deciso di far partire una mail bombing contro il Comune: "Chiediamo di mandare una mail all'ufficio animali del comune di Genova dove chiedere semplicemente giustizia per Tyson subito, ecco l'indirizzo ufficioanimali@comune.genova.it". Dietro a questo epilogo che ha dell'increndibile c'è un cortocircuito burocratico: lo scorso marzo nessun ente o autorità ha denunciato l'abbandono di Tyson che è così entrato in canile in custodia, una legge regionale prevede, però, che dopo 60 giorni il cane venga tolto all'ex pet mate ma così non è avvenuto. Sono bastate un paio di mail di quella persona, nel corso di undici mesi, per far tornale l'animale nelle condizioni da cui era stato salvato.
La Legge regionale del 22/03/2000 chiamata "Tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo recita all'art. 10 (Ricovero e custodia degli animali), comma 2 "È vietato a chiunque l'abbandono dei cani, dei gatti o di qualsiasi altro animale custodito nella propria residenza o domicilio", e poi precia all'art. 13 (Controllo del randagismo):
- comma 1 "cani vaganti, regolarmente tatuati al senso dell'articolo 12, comma 8. sono restituiti al possessore, dietro pagamento delle spese di cattura, mantenimento e cura,
- comma 3 Gli animali non reclamati entro sessanta giorni dalla cattura possono, previo espletamento dei controlli sanitari, essere ceduti a privati che diano a giudizio del responsabile del canile o gattile sufficienti garanzie di buon trattamento o ad associazioni di volontariato animalista e per la protezione degli animali.