Un nuovo triste episodio che riaccende l'attenzione sulla piaga dell'abbandono degli animali arriva dalla provincia di Avellino. Un uomo di 40 anni è stato infatti denunciato dai Carabinieri nel comune di Serino per aver abbandonato i suoi tre cani meticci all'interno del cortile di una scuola. Il gesto, forse dettato dall'incapacità o dall'impossibilità di prendersi cura degli animali, dimostra quanta strada ancora bisogna fare per promuovere maggior rispetto e consapevolezza.
I Carabinieri, durante una normale operazione di controllo tra le strade del piccolo comune avellinese, hanno notato i tre cani all’interno del cortile della scuola, riconoscendoli immediatamente per averli già visti all'interno dell'abitazione dell'uomo. Dopo averli recuperati, i militari hanno fornito loro acqua e cibo, prestando un primo e immediato soccorso. Successivamente, è intervenuto anche un veterinario dell'ASL di Avellino che ha confermato che per fortuna erano in buone condizioni di salute.
L'uomo è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, mentre i tre meticci abbandonati sono stati temporaneamente affidati a un canile della zona, in attesa che una nuova famiglia possa finalmente accoglierli come meritano.
Questo episodio mette in luce, per l'ennesima volta, l'importanza di una gestione più responsabile degli animali domestici da parte di tutti. L'abbandono non solo rappresenta un atto di crudeltà assoluta, oltre che un reato, ma è un problema troppo diffuso che coinvolge tutti i livelli della società.
I cani, una volta accolti nelle nostre vite, diventano parte integrante della famiglia e richiedono rispetto e assunzione di responsabilità, oltre che cure, tempo e dedizione. Scegliere di abbandonarli non può mai essere una soluzione. Serve promuovere una vera cultura consapevole della relazione con un altra specie, per contrastare alla radice il problema e ridurre gli abbandoni. Ma occorre anche che le istituzioni si facciano carico di controllare, sensibilizzare e agire concretamente sia per ridurre gli abbandoni, che per favorire adozioni e relazioni davvero consapevoli.