A Santa Margherita di Belice, in provincia di Agrigento, una persona ha abbandonato 5 cuccioli davanti al rifugio “Oasi Ohana” della volontaria Chiara Calasanzio, ignorando però di esser stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza della struttura.
Nonostante le immagini non siano nitide a causa di un malfunzionamento, purtroppo scoperto subito dopo la registrazione dell'episodio, i volontari le hanno consegnate alle autorità nella speranza che possano identificare il responsabile.
I 5 cuccioli, molto piccoli d’età e non ancora completamente svezzati, sono stati ritrovati e recuperati dalla volontaria prima che potessero allontanarsi, oltrepassando la strada e potendo divenire così vittime di un incidente stradale o di alcuni spiacevoli incontri con i cani liberi o con animali selvatici della zona.
«Non esiste giustificazione alcuna a questo vile gesto – commenta a Kodami Calasanzio – Abbandonare delle vite davanti a un rifugio che accoglie animali non è meno grave di abbandonarli in altri posti. I cuccioli sono stati esposti a mille pericoli, ed è una benedizione averli trovati ancora tutti sani e salvi, poiché avrebbero potuto essere investiti dalle auto che qui corrono ad alta velocità o attaccati da gruppi di cani liberi o da volpi».
Nel video, già consegnato alle autorità nella sua versione integrale e senza l'effetto oscurante utilizzato per la pubblicazione sui social, si vede un'auto blu avvicinarsi al cancello del rifugio, da cui scende una persona che lascia la cassetta di legno con i cuccioli all’interno, vicino ad alcuni bidoni della spazzatura dell’Oasi.
La persona, dopo aver commesso il reato, ritorna all'interno della sua auto, si mette alla guida e dopo una retromarcia si allontana, abbandonando la zona e lasciando i cuccioli al loro destino. Si notano anche i cani presenti nel rifugio corrergli incontro e seguirlo fino a quando si allontana definitivamente dall'aerea.
«Mi inquieta il fatto che probabilmente chi ha abbandonato ha anche studiato i nostri movimenti, conoscendo perfettamente uno dei pochi momenti in cui né io né mio marito siamo in rifugio – continua la volontaria – La gente deve smettere di pensare che a noi possa andare bene qualsiasi situazione: si parla di vite, di esseri senzienti che non meritano una tale vigliaccata. Abbiamo fatto il nostro dovere, rivolgendoci a chi di competenza, ma il messaggio che deve passare è che a prescindere dal luogo in cui i cuccioli vengono abbandonati, che sia davanti un rifugio o in una discarica, viene commesso un reato, oltre che un atto di disprezzo nei confronti dei cagnolini».
I cuccioli, non ancora pronti per essere accolti nell'Oasi, sono stati temporaneamente ospitati nell'abitazione privata della volontaria in attesa di crescere più sani e forti, prima di essere trasferiti nelle aree di accoglienza del rifugio. Sono tutti fortunatamente in salute e presto potranno essere adottati, non appena raggiungeranno l’età.
Chiunque volesse già proporsi per un’adozione può contattare il numero 3920187955