A Viareggio, gli animali da compagnia, soprattutto cani e gatti, saranno i benvenuti negli uffici pubblici, nei negozi, nei locali, sulle spiagge e anche nei cimiteri. Il nuovo Regolamento comunale, su proposta dell’assessore Rodolfo Salemi, è stato appena approvato e porta la località balneare verso un sempre maggiore riconoscimento dei diritti e del benessere animale.
Un lavoro reso possibile dalla collaborazione tra realtà diverse all’interno della nuova Consulta per la tutela degli animali che ha messo allo stesso tavolo la passione dei volontari e i vari uffici tecnici.
«L’approvazione di questo regolamento apre una serie di iniziative importanti» commenta l’assessore Salemi. «Nelle prossime settimane, infatti, verranno inaugurate le aree comunali di sgambatura appena riqualificate, sarà sottoscritto il rinnovo della gestione associata del canile e la pubblicazione della prima gara triennale per la sua gestione».
Ma vediamo nel dettaglio che cosa cambia davvero. Con il nuovo regolamento, come già detto gli animali possono accedere agli esercizi pubblici e commerciali, nonché ai locali e uffici aperti al pubblico e su tutti i mezzi di trasporto pubblico e privato operanti sul territorio del Comune.
Ovviamente devono essere portati al guinzaglio «sotto la responsabilità del proprietario (o del detentore)», al quale spetterà aver cura che l’animale non sporchi, non crei disturbo o danno a qualcuno, consapevole, come peraltro dice la legge, che per eventuali lesioni a persone, animali e cose provocate dall’animale stesso, ne risponderà sia civilmente che penalmente.
Inoltre, sempre tenuti al guinzaglio e con la museruola, in conformità al Regolamento di Polizia Mortuaria, è a loro consentito anche l’accesso ai cimiteri comunali.
Per quanto riguarda le spiagge, nelle aree libere potranno entrare liberi. Il pet mate dovrà, però avere sempre con sé il guinzaglio, qualora servisse. E avrà l’obbligo di portare sempre con sé tutto ciò che serve per assicurare il benessere dell’animale (acqua fresca, ecc.)
I cani dovranno essere regolarmente iscritti all’anagrafe canina e, nel caso provenissero dall’estero, dovranno essere in regola con le vaccinazioni. L’umano di riferimento, su richiesta della vigilanza, dovrà mostrare la scheda comprovante l'effettuazione della profilassi vaccinale periodica contro le principali malattie infettive e la certificazione veterinaria attestante lo stato di buona salute, rilasciata da non più di 60 giorni dal medico curante.
Per quanto riguarda i gatti, il Regolamento prevede che le colonie feline siano tutelate dal Comune e dalla Ausl che provvede alla loro sterilizzazione e microchippatura. Viene riconosciuta l’attività dei gattari e sono previsti accordi particolari con chi intende proporsi per accudire una colonia felina.
Il Regolamento impone regole anche per i Circhi con o senza animali presenti sul territorio. Innanzitutto, verrà sempre data la precedenza a quelli senza animali. In caso, diverso, ogni esemplare dovrà avere a disposizione sia spazi adeguati per poter esprimere la sua natura, sia strutture di ricovero per ripararsi da condizioni climatiche avverse.
Ogni struttura dovrà disporre un piano alimentare quotidiano, prescritto dal veterinario competente e non sarà mai consentita la cattura in natura di vertebrati (come ratti, rane, etc.) per l'alimentazione degli animali.
L’approvvigionamento del cibo deve avvenire nel rispetto delle norme sanitarie che disciplinano l’alimentazione animale, anche al fine di prevenire la possibile trasmissione di patologie. Dovrà poi essere sempre disponibile acqua fresca e pulita. I contenitori devono essere sicuri e facilmente lavabili.
Le strutture devono poi essere pulite e disinfettate con regolarità, rivolgendo particolare attenzione all'eliminazione e al trattamento di parassiti. E devono essere in grado di allestire un'area attrezzata per gli animali che necessitino di cure veterinarie.
Devono anche predisporre di un piano di emergenza da attuare in caso di fuga di qualsiasi specie di esemplari ospitati. Piano che dovrà essere concordato con il veterinario referente per la struttura, in modo da garantire l’adeguatezza dei sistemi incruenti da adottare e dei farmaci veterinari necessari per l’eventuale sedazione degli animali.